Economia
A Febbraio 2015 si rimette a correre l’export extra UE
A Febbraio 2015, l’export e l’import fanno rispettivamente +4,5% e +1,1% su Gennaio 2015, e +7,1% e -4,1% su Febbraio 2014. Il dato e’ falsato dalla consegna di navi agli USA che hanno drogato le esportazioni, ma la tendenza e’ comunque positiva, grazie anche al crollo dell’import energetico.
Impressionante il boom dell’export verso gli USA (+49,3% che si riduce a +24,8% al netto dei mezzi di navigazione marittima) ed in miglioramento l’interscambio verso la Svizzera: presumibilmente la svalutazione dell’EURO verso USD e Franco Svizzero inizia ad avere effetti. Putroppo prosegue il crollo dell’interscambio verso la Russia a causa della crisi Ucraina e delle sanzioni. Decisamente negativo l’andamento dell’export (-8%) verso la Cina, mentre corre l’import (+18%).
Da Istat
A febbraio 2015, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali presentano un incremento, più marcato per le esportazioni (+4,5%) che per le importazioni (+1,1%).
La crescita congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue è trainata dai beni strumentali (+13,7%) ed è dovuta in gran parte alla vendita di mezzi di navigazione marittima. Anche le vendite di beni di consumo durevoli (+5,5%) e di energia (+2,4%) sono in espansione rispetto al mese precedente.
Il più contenuto incremento congiunturale dell’import è sostenuto dai beni strumentali (+9,5%), mentre energia (-1,6%) e prodotti intermedi (-0,4%) sono in debole riduzione.
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue si conferma positiva (+1,5%) e investe tutti i raggruppamenti principali di beni, esclusa l’energia (-17,9%). Le vendite di prodotti intermedi sono in rilevante espansione (+3,7%).
Nello stesso periodo, la flessione congiunturale dell’import (-3,5%) è da ascrivere all’energia (-19,1%). Al netto della componente energetica, le importazioni crescono del 3,1%.
A febbraio 2015 si rileva una forte crescita tendenziale dell’export (+7,1%) determinata dai beni strumentali (+19,9%) e, in misura minore, dai prodotti intermedi (+4,6%). Le vendite di energia sono invece in forte calo (-23,9%). Al netto dei mezzi di navigazione marittima, l’incremento tendenziale dell’export è pari a +3,3%.
Le importazioni registrano una diminuzione tendenziale del 4,1%, determinata dalla marcata contrazione degli acquisti di energia (-32,7%). Al netto della componente energetica, gli acquisti dai paesi extra Ue sono in forte espansione (+10,4%).
A febbraio 2015 l’avanzo commerciale è pari a 2.840 milioni di euro (+1.338 milioni a febbraio 2014). Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 5,0 miliardi rispetto ai 4,7 miliardi di febbraio 2014.
Nel mese di febbraio 2015, i mercati di sbocco più dinamici sono Stati Uniti (+49,3% che si riduce a +24,8% al netto dei mezzi di navigazione marittima) e Turchia (+10,7%), mentre le vendite verso Russia (-28,5%) e paesi MERCOSUR (-17,6%) sono in marcata flessione. Le importazioni da paesi OPEC (-24,7%) e Russia (-23,3%) sono in forte calo
GPG
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.