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Politica

A.A.A. Classe Dirigente Cercasi per nazione anarcoide ed in declino

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PER USCIRE DAL PANTANO SERVONO CLASSI DIRIGENTI PREPARATE, CORAGGIOSE E CHE SIANO D’ESEMPIO

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IL PANORAMA ATTUALE: UNA CLASSE DIRIGENTE MEDIOCRE

Come sapete, in rete s’e’ sviluppato un grosso dibattito su cosa dovrebbe fare l’Italia per rilanciarsi economicamente ed uscire dal pantano. Nei nostri siti sono state fatte analisi minuziose, e sono anche state individuate nei dettagli le azioni da intraprendere.

Il problema di fondo e’ che tutto si scontra alla fine con un muro invalicabile: l’inadeguatezza della classe dirigente Italiana, politica e non, e l’inamovibilita’ della stessa. Le classi dirigenti italiane, da tempo, sono mediocri.

Le stesse sono scelte in base a criteri di “fedelta’ al referente di turno” o di “capacita’ secondarie”, e non in base al merito.

In politica, ad esempio, Berlusconi e’ attorniato da una serie di persone evidentemente mediocri, scelte in base alla fedelta’ al capo. Si badi bene che in Mediaset, Berlusconi, ha messo persone fedeli, ma anche valide; nel PDL invece sembra faccia di tutto per far emergere persone unicamente fedeli: certamente avra’ i suoi motivi, ma questo non e’ nell’interesse dell’Italia.

Guardando al M5S, si nota che qui va per la maggiore la cosidetta “democrazia delle primarie”, per cui nel M5S emergono le persone che sanno smanettare meglio su internet (ottenendo quindi qualche centinaio di voti necessarI per emergere); anche in questo caso la cosa non coincide con la capacita’ delle persone, ed infatti gli eletti del M5S emersi finora in parlamento non sembrano particolarmente validi.

Nel PD c’e’ una sorta di MIX tra quanto visto nel M5S e nel PDL. Emergono figure agganciate a correnti, vecchi notabili ed interessi (secondo il criterio della fedelta’) oppure superano le primarie le persone che sanno conquistare il consenso tra la base, generalmente figure ideologizzate ed estremiste, prive di senso del partito e della nazione.

Guardando l’Industria Italiana o il sindacato, anche qui si scopre che spesso emergono persone secondo i criteri sopra esposti, spesso con la presenza di dinastie familiari.

 

IL CASO DELL’ECONOMIA

Oggi senza dubbio l’economia e’ il problema essenziale del paese. Date un’occhio alle persone attualmente piu’ influenti nella politica e non, e troverete una landa meritocratica desolata. Per esempio le persone di punta nell’economia in questo momento di PD e PDL sono Fassina e Brunetta, ed onestamente non si puo’ non mettersi le mani nei capelli. Nell’M5S non si sa neanche chi e’ il punto di riferimento a riguardo. Sentendo parlare la Camusso e gli altri sindacalisti, si scopre una pochezza ed una visione ristretta in campo economico. La stessa Confindustria, come ogni altro attore, si limita a “piangere” chiedendo una mano per se’ a svantaggio di qualcun altro. Nessuno ha un piano operativo complessivo per la nazione. Nessuno da’ l’esempio alla nazione: tutti reclamano un vantaggio ai Danni di qualcun altro.

 

LE CLASSI DIRIGENTI SPECCHIO DEL PAESE?

Eppure l’Italia non e’ una nazione in cui tutti sono dei quaquaraqua’. Nelle imprese e nell’economia, v’e’ gente estremamente valida e che riesce ad essere d’esempio per altri lavoratori e dipendenti, ha capacita’ operative, e riesce nel miracolo di consentire ad aziende tartassate ed osteggiate  dallo stato e da ogni categoria, di competere con successo nel mercato globale, un mercato iper-selettivo e complesso.

Eppure, questa massa di imprenditori, lavoratori autonomi, dirigenti industriali, professionisti, semplici lavoratori tende in ogni modo a non entrare nel gioco politico. Il perche’ e’ semplice: sanno perfettamente che non sarebbero loro a contaminare la politica, ma accadrebbe esattamente il contrario.

L’Italia non e’ nella sua interezza una nazione di straccioni, voltagabbana, lavativi e retorici. C’e’ ancora tanta gente in gamba, che riesce in un modo e nell’altro, a far marciare questa nazione nonostante le azioni di una classe dirigente di incapaci, ed ampie masse di cittadini che vivono in uno stato di parassitismo o di rivendicazione costante.

L’attuale crisi economica sta favorendo un emigrazione di massa, di persone “occupate” ad alti livelli nelle imprese. Costoro hanno una sensazione di impotenza, e sanno che all’estero non verranno osteggiate in ogni modo, ma verranno accolti a braccia aperte ed I loro talenti verranno remunerati in modo adeguato.

 

MA PUO’ CAMBIARE LA CLASSE DIRIGENTE?  IL NUOVO CHE AVANZA, E’ UN OPERAZIONE GATTOPRADESCA

Qui vi sono varie teorie. Tra le piu’ interessanti c’e’ quella di chi pensa che cio’ sara’ possibile sono con un evento traumatico (es. Un Default). Personalmente ho dei dubbi. Reputo piu’ probabile che un evento traumatico possa ulteriormente far emergere figure “distruttive” e che propongano “soluzioni brevi”, ed accelerare la Fuga dei cervelli.

C’e’ anche chi sostiene che solo il “ritorno alla poverta’” puo’ far emergere i migliori: se date un occhio alle zone piu’ deboli del paese, noterete, che tendono ad emergere figure tipo “Masaniello”.

C’e’ anche la Teoria di “spazzare via la casta”. Onestamente non vedo all’atto pratico, come la sostituzione degli attuali califfi, con gente come Crimi possa essere risolutoria delle magagne del paese. Non credo neanche che passare dal duopolio “Berlusconi-D’Alema” a quello “Grillo-Renzi” possa regalare una classe dirigente valida alla nazione. Il nuovo che avanza (Grillo, Renzi) e’ telegenico, altrettanto ambizioso, ma ancor piu’ populista ed arruffapopolo del “vecchio” che vorrebbe sostituire.

 

E’ POSSIBILE STANARE LA GENTE VALIDA E CAPACE, E FARLA ENTRARE NELLE STANZE DEI BOTTONI?

Credo che l’operazione sia straordinariamente complessa e difficile, almeno in questa fase.

Reputo difficile cio’ possa avvenire con “operazioni dal basso”: le masse nostrane “chiedono, pretendono, vogliono, reclamano” e quindi difficilmente faranno emergere il piu’ bravo, ma semplicemente colui che risponde meglio a tali esigenze. E’ un po’ come se in un azienda i dirigenti fossero scelti dai lavoratori: costoro farebbero gli interessi di chi l’ha eletto, e non dell’azienda.

Ma reputo altrettanto complessa un “operazione dall’alto”:  i vari Grillo, Berlusconi, D’Alema, Marchionne, Saccomanni, Camusso, etc mi pare facciano di tutto per far emergere persone a loro fedeli o connesse coi loro diretti interessi, proprio perche’ reputano primario il loro interesse e secondario l’interesse del paese.

Come spiegato sopra, e’ pure difficile che le persone in gamba si propongano: per loro e’ meglio non contaminarsi, e se devono rischiare lo fanno nell’ambito economico in cui operano; quando non ne potranno piu’ semplicemente emigreranno.

Paradossalmente la maggiore speranza di ricambio, puo’ venire da un “incidente” o da uno “scherzo del destino”: un qualche evento che porti una qualche persona davvero in gamba e capace, incidentalmente, nella stanza dei bottoni, facendosi carico di promuovere e diffondere una vera meritocrazia tra le classi dirigenti italiane.

Certo e’, che se siamo nelle mani di qualche scherzo del destino, siamo messi davvero male.

Dite la vostra: mi interessa e credo interessi anche voi.

 

 

By GPG Imperatrice

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