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Software manda in blocco quasi tutti i voli USA, mai successo dall’11 settembre

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Secondo il sito web di monitoraggio dei voli FlightAware, alle 8.00 ora della costa Ovest USA c’erano più di 2.500 voli in ritardo all’interno, in entrata o in uscita dagli Stati Uniti, superando il numero di tutti i voli in ritardo del giorno precedente. Più di 150 sono stati cancellati. Questi numeri sono destinati a crescere.

Secondo la società di dati aeronautici Cirium, oggi erano previsti più di 21.000 voli negli Stati Uniti, per lo più nazionali, e circa 1.840 voli internazionali verso gli Stati Uniti. Ecco un quadro parziale delle cancellazioni.

Il problema è stato legato al software NOTAM che regola tutto il traffico aereo USA. Questo sistema dell’Amministrazione federale dell’aviazione degli Stati Uniti (FAA) notifica ai piloti i pericoli o le modifiche ai servizi delle strutture aeroportuali ed è quindi assolutamente essenziale per la sicurezza dei voli. Il software  ha subito un’interruzione che ha portato ad un vero e proprio blocco nazionale il primo dall’11 settembre 2011.

La FAA ha scritto in un aggiornamento di consulenza che il suo sistema NOTAM (Notice to Air Missions) si è “guastato”. L’agenzia per l’aviazione non ha fornito una stima immediata di quando il sistema tornerà online.

“La FAA sta subendo un’interruzione che ha un impatto sull’aggiornamento dei NOTAM. In questo momento non è possibile rilasciare tutti i voli”, ha dichiarato la FAA in un comunicato. Alle 9 di mattina tutti i voli sono stati praticamente messi a terra. un disastro enorme.

Biden ha affrontato la questione della FAA mercoledì prima di lasciare la Casa Bianca. Ha detto di essere stato appena informato dal Segretario ai Trasporti Pete Buttigieg, che gli ha riferito di non aver ancora individuato cosa sia andato storto. “Ho appena parlato con Buttigieg. Non sanno quale sia la causa. Ma sono stato al telefono con lui circa 10 minuti”, ha detto Biden. “Gli ho detto di riferire direttamente a me quando lo scopriranno. Il traffico aereo può ancora atterrare in sicurezza, ma non decollare in questo momento. Non sappiamo quale sia la causa”.
Non si sa bene se la cause siano accidentali o si sia trattato di un cyberattacco, opzione che per ora la casa bianca esclude, ma, ancora una volta, viene evidenziata la fragilità del sistema aereo USA.

 

 


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