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Economia

7 indicatori in leggero miglioramento; cosa accadra’ nel 2015 all’economia

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Di seguito evidenza di 6 indicatori (4 dei quali sono indicatori anticipatori”) che stanno segnando leggeri miglioramenti, seppur il quadro complessivo economico resta depresso, e la quasi totalita’ degli indicatori economici resta con andamenti negativi o semplicemente non esaltanti.

 

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Interessante anche l’andamento dei consumi di Gas (il grafico sottostante e’ un’elaborazione scenarieconomici.it su base dati Snam), che dopo una sequenza di dati catastrofici mensili negli ultimi anni, vede a Gennaio 2015 un +2,6%, nonostante le temperature quest’anno non siano state particolarmente severe e nonostante un giorno lavorativo in meno nel Gennaio 2015 rispetto al Gennaio 2014.

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Il Centro Studi di Confindustria s’e’ lanciato in una previsione di crescita nel 2015 del +2,1%.

Ma il CSC ultimamente non ne azzecca una, come ben dimostrato QUI.

Anche le previsioni del CSC sull’indice di Produzione industriale, sono semplicemente un “disastro” previsionale, quasi sempre diffondendo previsioni ottimistiche, smentite regolarmente. Guardate le loro previsioni ed i dati Istat: da mettersi le mani nei capelli:

 

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D’altronde per avere una crescita del PIL del +2,1% nel 2015, dovremo avere crescite trimestrali del PIL del +1.0%, vale a dire 4% annualizzato (roba da “tigri asiatiche”), come da tabella sottostante:

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Lo scenario piu’ verosimile per l’andamento economico italiano nel 2015, e’ quello sottostante, che prevede una leggera e progressiva ripresa del PIL nei termini sotto indicati, con una chiusura a fine anno del PIL di qualche decimale sopra lo zero: “parlare di “ripresa” non e’ appropriato, mentre direi che il 2015 si profila come un anno sostanzialmente dove l’economia reale smettera’ il “tracollo” dopo diversi anni di “disastro e desertificazione economica”.

Una crescita del PIL nel 2015 nel range +0,1%/+0,7% e’ del tutto compatibile con l’andamento storico del PIL dell’Italia, che negli ultimi 17 anni e’ cresciuta del -1,0%/-1,5% meno della media UE. Considerando che i paesi europei senza euro (UK, Polonia, etc) procedono a ritmi del +3%, e che in Spagna il PIL sta avendo un rimbalzo (dopo anni molto negativi), e’ verosimile stimare una crescita del PIL nella UE nel 2015 nel range +1,2%/+1,8% (nell’eurozona 3 o 4 decimi sotto), per cui in Italia nel range +0,1%/+0,7%.

 

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GPG

 

 

 

 

 

 


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