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5 per mille: perché è importante scegliere di devolverlo

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Dichiarazione dei redditi e 5 per mille (© Depositphotos)

Arriva un momento dell’anno in cui i contribuenti si trovano di fronte all’opportunità di compiere una scelta importante: quella di decidere a chi destinare il 5×1000 nella dichiarazione dei redditi.

Questa scelta, che richiede solo una semplice firma, si configura come un gesto concreto di partecipazione attiva al benessere sociale, offrendo l’opportunità di sostenere progetti dal valore collettivo elevato.

Ciononostante, non tutti sanno come donare il 5 per mille o quale sia il reale impatto che può generare questo contributo: pur trattandosi di una procedura fiscale ormai consolidata, persiste ancora oggi una diffusa disinformazione sulle modalità di devoluzione e sulle organizzazioni a cui riservare il beneficio, con il risultato che molti contribuenti rinunciano a destinarlo, sprecando una preziosa opportunità per il benessere e la crescita sociale.

Attraverso il 5×1000 è possibile, infatti, sostenere realtà impegnate in una pluralità di settori, contribuendo in modo mirato ed efficace allo sviluppo collettivo. Compiere una scelta informata è un modo per partecipare attivamente al sostentamento di iniziative atte a migliorare significativamente la vita e il tessuto sociale del Paese.

Dichiarazione dei redditi: perché firmare per il 5 per mille?

Il 5 per mille non ha un costo aggiuntivo, ma è una quota dell’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) già dovuta che ogni contribuente, in occasione della dichiarazione dei redditi, può scegliere di devolvere a un’associazione di proprio interesse.

Tale contributo, sebbene non si configuri come un vero e proprio beneficio fiscale diretto – quale può essere ad esempio un rimborso o una riduzione delle imposte dovute – non comporta alcun costo, di conseguenza può essere devoluto liberamente senza il timore di spese aggiuntive.

Naturalmente, il valore del 5×1000 è da ricondursi a un qualcosa di molto più ampio di un vantaggio fiscale, soprattutto se si considera la sua preziosa funzione a livello sociale.

Firmando per il 5 per mille, infatti, è possibile esercitare annualmente una scelta attiva sulla destinazione delle proprie imposte, indirizzandole non genericamente al bilancio statale, ma al finanziamento di iniziative che si ritengono prioritarie.

È bene ricordare infatti che molte realtà beneficiano di questa forma di finanziamento cruciale – talvolta insostituibile – per una vasta gamma di funzioni, come il mantenimento delle attività ordinarie, l’avvio di nuovi progetti o la risposta a esigenze emergenti. Con tale sostegno, si contribuisce a promuovere l’innovazione, a fornire servizi essenziali e a integrare o supplire la carenza di risorse in settori strategici, come quello della salute, dell’innovazione e, non ultimo, della ricerca.

A chi destinare il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi

Il 5 per mille può essere destinato a diverse categorie di enti, in genere caratterizzati da finalità di natura sociale o di ricerca: tra le realtà ammesse rientrano gli enti del terzo settore, le organizzazioni di ricerca sanitaria, gli enti della ricerca scientifica e dell’università, le associazioni sportive dilettantistiche e gli enti gestori delle aree protette e per la promozione e la valorizzazione dei beni culturali.

Una delle destinazioni più rilevanti per questo genere di contributo è proprio il sostegno alla ricerca scientifica, che si realizza tramite il finanziamento a organizzazioni e istituzioni impegnate nello sviluppo di studi avanzati. In tale ambito, si distingue per esempio Fondazione Telethon, un’eccellenza italiana, riconosciuta a livello internazionale per l’impegno costante, da 35 anni, nella ricerca sulle malattie genetiche rare.

Scegliere di donare il 5 per mille a una realtà come Fondazione Telethon significa contribuire concretamente al progresso della scienza sul fronte della diagnosi precoce, che è da sempre cruciale per accedere tempestivamente alle cure necessarie, così come su quello della formulazione di nuove terapie, indispensabili per dare risposte concrete a quei pazienti ancora privi di cure adeguate.

Allo stato attuale, infatti, il contributo del 5 per mille è un supporto imprescindibile per promuovere trattamenti avanzati, sostenere i progressi nel campo delle biotecnologie e supportare la comunità scientifica internazionale: un impegno concreto dall’impatto incommensurabile sulla vita e le aspettative di milioni di persone.

Un valore che va oltre i benefici fiscali: il vero impatto del 5 per mille

Grazie al sostegno alla ricerca scientifica e a tutti gli altri settori ammessi alla ricezione del contributo, oggi il 5 per mille rappresenta un’opportunità concreta per esercitare un atto di responsabilità dall’importante ritorno sociale.

Ogni firma per il cinque per mille, infatti, rappresenta un vero e proprio contributo al patrimonio collettivo, che, pur non generando un valore immediato per il singolo – come un classico beneficio di carattere fiscale – può contribuire a creare un vantaggio dall’impatto potenzialmente incalcolabile.

Il processo, limitando la partecipazione a realtà ammesse solo dopo un adeguato percorso di selezione, garantisce ai contribuenti una scelta pienamente consapevole. Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate rende pubblici, sul proprio portale, gli elenchi delle organizzazioni accreditate all’ottenimento del contributo per ogni categoria, assicurando la massima trasparenza nella fase di selezione e in quella successiva di rendicontazione.

La destinazione del 5 per mille a un ente di proprio interesse si effettua al momento della compilazione del modello 730, del CU o del modello Unico. Per destinare questa quota dell’IRPEF a un ente impegnato nella ricerca scientifica, è necessario apporre la propria firma nel campo indicato con “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università”, inserendo, negli appositi riquadri, il codice fiscale dell’organizzazione selezionata.

Con questo semplice gesto, convogliando risorse preziose verso settori strategici o vitali per il benessere delle persone, il 5 per mille rende ogni contribuente un promotore di benessere sociale.

Firmare per destinare il proprio contributo a un ente beneficiario rappresenta infatti una leva fondamentale per supportare progetti che rischierebbero di non vedere mai la luce: un segno di rafforzamento del tessuto sociale e di partecipazione all’interno di una comunità dal carattere fortemente solidale.



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