Terremoti e vulcani: sgomberata isola delle Azzorre

I residenti di un’isola vulcanica portoghese nell’Oceano Atlantico stanno evacuando poiché sono stati rilevati migliaia di sciami sismici e potrebbero indicare un’attività eruttiva nel prossimo futuro.

Nelle Azzorre, alcuni residenti di Sao Jorge hanno fatto le valigie e hanno lasciato la piccola isola poiché i timori di un disastro potenzialmente più significativo sono in agguato a seguito di oltre 12.000 scosse registrate da sabato scorso, secondo Daily Express. Ecco dove si trova l’arcipelago e dove si trova l’isola all’interno di esso:

Gli sciami sismici “sono probabilmente causati da un’intrusione magmatica a 10-15 km di profondità e potrebbero indicare una rinnovata attività eruttiva in futuro”, ha affermato VolcanoDiscovery. Circa 200 terremoti hanno registrato una magnitudo fino a 3,3.

Mercoledì, il Centro di informazione e sorveglianza sismovulcanica delle Azzorre (CIVISA) ha aumentato l’allerta vulcanica al livello 4, a significare una “possibilità reale” che il vulcano possa eruttare per la prima volta dal 1808.

Il sismologo Joao Fontiela ha detto all’agenzia di stampa di Lusa che “Sao Jorge ha pochi terremoti” ogni anno, ma “ora parliamo di migliaia”. Sta installando stazioni di monitoraggio sismico in tutta l’isola per monitorare gli sviluppi.

CIVISA ha affermato che “non c’erano prove che un’eruzione vulcanica fosse imminente”. Ma l’agenzia ha detto che un’eruzione non dovrebbe essere trascurata. Ha sottolineato che gli sciami di terremoti sono anormali.

Centinaia di terremoti avevano fatto comprendere una situazione simile nel 2020 per le isole Canarie, ed effettivamente si era assistito ad una grande eruzione, per fortuna risolta in modo non esplosivo, ma dalla fuoriuscita di lava. L’ultima eruzione di Sao Jorge portò ad una esplosione ed alla liberazione di una nuvola di gas tossici, anche se all’epoca i morti furono solo 8. Nel 1909 un vulcano sottomarino fece sentire la sua presenza nei pressi dell’isola.

I pericoli in caso di esplosione comportano anche la creazione di onde di tsunami che potrebbero giungere sino alle coste americane.

.