Attualità
1100 VITE AL GIORNO PER GEORGE FLOYD? Le proteste di massa potrebbero portare
Le proteste di massa dopo la morte di George Floyd a Minneapolis si sono svolte quando l’epidemia del Covid-19 era ancora estremamente virulenta negli USA, soprattutto nei grandi centri urbani. Quanto sia stato saggio concentrare qualche milione di persone in piazza, senza nessuna cura nè per il distanziamento sociale nè per le mascherine e gli altri presidi di sicurezza, quando ancora il virus circola notevolmente lo vedremo presto. Trevor Bedford, ricercatore di Seattle che ha contribuito all’isolamento del genoma del virus, ha fatto due conti su quale possa essere l’effetto delle manifestazioni per George Floyd:
If we have 3000 infections sparked by protests each day, we can expect that these infections will eventually lead to ~54k downstream infections. 6/12 pic.twitter.com/eYYS2rhSal
— Trevor Bedford (@trvrb) June 7, 2020
Ogni giorno di proteste con oltre 600 mila persone in piazza accenderà in modo diretto 3 mila nuovi casi che, a cascata ne porterà altri 54 mila. Trevor Bedford ha fatto i calcoli sui risultati:
If we have 6000 infections sparked by protests each day, we would expect ~108k eventual infections and 540-1080 deaths per day of protests. 8/12
— Trevor Bedford (@trvrb) June 7, 2020
Le previsioni sono dai 540 ai 1080 morti in più per ogni giorno di protesta che ha portato in piazza almeno 600 mila persone. Facendo due conti siamo a ben oltre 6 mila morti in più per la settimana di proteste piene che sono passate.
Il bello è che questo fatto era piuttosto noto ai ricercatori, ma 1200 “Esperti” dell’università di Washington firmarono una lettera nella quale sostennero che comunque le manifestazioni erano necessarie perchè il maggior problema di “Razzismo pervasivo”
The letter was drafted by infectious disease "experts" at the University of Washington, which has been integral in studying the coronavirus in the US. They write that "pervasive racism" is now "the paramount public health problem," superseding the virus. WHAT THE FUCK!!!!!!
— Michael Tracey (@mtracey) June 5, 2020
La lettera dell’università di Washington è un metro del massimalismo cieco e francamente insensato che pervade una grossa parte del mondo accademico americano. Non si poteva manifestare con una maggiore sicurezza, sia per l’ordine pubblico sia per i partecipanti? Tra l’altro si è diffusa la notizia secondo la quale diversi membri della Guardia Nazionale che hanno partecipato al controllo delle manifestazioni a Washington siano poi risultate positive al virus, e questi erano soldati presenti solo per obbedire a degli ordini. Dovremo contare anche dei “Morti per George Floyd”?
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