Economia
🇪🇸 L’Assalto iberico all’Autostrada del Brennero: A-22, contesa europea e ritorno dei Benetton
Guerra delle Autostrade: A-22 (Brennero) Contesa da Spagnoli e Italiani. Il Governo Meloni accelera sulla gara da 10 miliardi ignorando la sentenza UE sul diritto di prelazione.

L’Italia, e in particolare le sue strategiche autostrade, si conferma un campo di battaglia economico-finanziario di primo piano per i grandi gruppi infrastrutturali europei. In una mossa che conferma l’interesse iberico per il mercato italiano, le due potenze spagnole, Sacyr e Abertis, hanno formalizzato il loro interesse per la concessione dell’Autostrada A-22 (Brennero-Verona-Modena), un progetto il cui valore di investimento stimato si aggira intorno ai 10 miliardi di euro.
🛣️ A-22: Una Via Cruciale nel Cuore dell’Europa
L’Autostrada A-22 non è una tratta qualsiasi. Con i suoi 314 chilometri, rappresenta il principale corridoio stradale attraverso le Alpi, collegando la Pianura Padana e l’Autostrada A1 con l’Austria e la Germania. Il suo traffico medio giornaliero di circa 43.000 veicoli ne sottolinea la rilevanza logistica e l’attrattiva economica.
La concessione, scaduta nel lontano 2014, è oggetto di contese legali e burocratiche ormai decennali. Nonostante l’incertezza, il Governo Meloni ha fissato la scadenza per la presentazione delle proposte di prequalifica, scegliendo di procedere con la gara d’appalto senza attendere la sentenza della Corte di Giustizia UE sul cruciale diritto di prelazione spettante all’attuale concessionario, Autostrada del Brennero (Autobrennero).
Una decisione che, pur mantenendo viva la dinamica concorrenziale, aggiunge un elemento di incertezza legale che, diciamocelo, in Italia non manca mai.
⚔️ I Contendenti: L’Offensiva Spagnola e la Difesa Italiana
Oltre ai due colossi iberici, la gara vede la partecipazione anche di importanti attori italiani, rendendo la competizione particolarmente agguerrita per una concessione cinquantennale:
| Gruppo | Nazionalità | Ruolo e Presenza in Italia |
| Sacyr (Consorzio SIS) | Spagnola | Presente con il consorzio SIS (49% Sacyr, 51% Fininc), gestisce già la Pedemontana-Veneta, A-3 Napoli-Pompei-Salerno, A-21 Torino. |
| Abertis (Tramite A4 Holding) | Spagnola (Controllata da Mundys/Benetton) | Azionista di riferimento è Mundys (Benetton). Detiene il 91,26% di A4 Holding, che gestisce le autostrade A-4 Brescia-Padova e A-31 Valdastico. |
| Autobrennero | Italiana (Mag. Pubblica) | L’attuale gestore. Capitale detenuto per l’84,75% da enti locali e pubblici (Regione Trentino-Alto Adige 32,29%). Vanta il diritto di prelazione. |
| Autostrade per l’Italia (Aspi) | Italiana (CDP-Blackstone-Macquarie) | Gruppo controllato dalla banca statale CDP e fondi internazionali. Contesta il diritto di prelazione di Autobrennero. |
| Gruppo Gavio | Italiana | Importante attore infrastrutturale italiano. |
🎯 Strategia Iberica: L’Italia come Mercato Prioritario
Sacyr e Abertis non nascondono di considerare l’Italia un mercato prioritario. L’A-22 non è l’unica tratta nel mirino: la scadenza della concessione delle autostrade gestite da A4 Holding (Abertis) a fine 2026, che il Governo intende rimettere a gara, apre un’ulteriore e immediata opportunità.
Sacyr partecipa tramite il consorzio SIS, un’alleanza collaudata con la società italiana Fininc della famiglia Dogliani.
Abertis, che vanta legami significativi con l’Italia attraverso l’azionista di riferimento Mundys (famiglia Benetton) e la sua controllata A4 Holding, è l’altro grande concorrente spagnolo.
In sostanza, l’Italia offre stabilità e flussi di traffico garantiti, un’attrattiva irresistibile per i gestori di concessioni, che non sembrano spaventati dalla proverbiale lentezza burocratica italiana né dall’incertezza legale sul diritto di prelazione. In compenso le tariffe arrivano in modo stabile e abbondante. La partita per la A-22 è appena iniziata, e l’asse Spagna-Italia è più caldo che mai.
Domande e risposte
Perché il Governo Meloni ha deciso di procedere con la gara nonostante il giudizio UE sul diritto di prelazione?
Il Governo ha scelto di non attendere ulteriormente il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea, che deve esprimersi sulla legittimità del diritto di prelazione rivendicato dall’attuale gestore, Autobrennero. Questo diritto è contestato da altri soggetti interessati, come Aspi. La decisione di procedere indica la volontà politica di sbloccare una situazione di stallo che dura da anni (la concessione è scaduta nel 2014) e di non ritardare ulteriormente un investimento strategico e potenzialmente redditizio di circa 10 miliardi di euro. L’incertezza legale, sebbene sgradevole, non ha fermato il processo amministrativo in corso.
Qual è il ruolo di Mundys (famiglia Benetton) e ACS (spagnola) in Abertis e nella contesa?
Abertis, uno dei principali contendenti spagnoli, è controllata al 50% dalla società italiana Mundys (ex Atlantia, famiglia Benetton) e per il restante 50% dal colosso spagnolo ACS (tramite la controllata Hochtief). Questa compagine azionaria rende l’offerta di Abertis, presentata probabilmente tramite la sua controllata italiana A4 Holding, un vero e proprio “ibrido” italo-spagnolo. Di fatto, l’interesse spagnolo si intreccia strettamente con quello di una delle famiglie italiane storicamente più attive nel settore delle infrastrutture.
Perché l’Autostrada A-22 è così strategica e attrae un investimento così elevato?
L’A-22 (Brennero-Verona-Modena) è vitale per l’economia italiana ed europea. È l’asse principale di collegamento nord-sud attraverso le Alpi, essenziale per il trasporto merci tra la Pianura Padana, l’Austria e la Germania. Il suo elevato traffico medio giornaliero (43.000 veicoli) garantisce flussi di cassa stabili e consistenti. Inoltre, la concessione in gara è prevista per cinquant’anni, offrendo una prospettiva di gestione a lunghissimo termine e giustificando l’investimento stimato di 10 miliardi di euro per l’opera e la gestione.







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