Seguici su

Euro crisis

Milano al vertice dell’EUrozona per costo della vita (fonte: ofcs/UBS) e con stipendi molto più bassi della media EU

Pubblicato

il

https://ofcs.report/economia/opinioneconomica-italia-un-posto-carissimo-vivere/

Articolo molto interessante ed arguto di ofcs.report secondo cui, citando un importante studio di UBS, Milano è al vertice dell’Eurozona per costi di beni e servizi (indice di costo della vita, basket, vedasi fonte citata), mentre gli stipendi sono nella parte bassissima della forchetta. Della serie, costo della vita elevatissimo e stipendi non all’altezza dei costi.

In pratica le alte tasse, anche e soprattutto a causa dell’austerità euroimposta, determinano – o meglio, hanno determinato dal 2011, ossia dall’arrivo di Mario Monti – la rottura del sottile equilibrio che manteneva il Belpaese a galla: dunque i consumi languono a causa del fatto che la gente deve spendere gran parte di quanto guadagna soprattutto in tasse ed in costi per servizi di fatto imposti e/o irrinunciabili (riscaldamento, energia, assicurazioni, trasporti/autostrade ecc.), causando crescita asfittica se non addirittura negativa.

Si, perchè avere una bilancia commerciale in forte attivo non significa necessariamente crescere, infatti l’Italia esporta tanto, la bilancia commerciale è estremamente positiva ma il PIL è fermo! Appunto, per crescere bisogna anche consumare e se le tasse+servizi irrinunciabili imposti ai residenti costano troppo alla fine non c’è spazio per consumi oltre a quelli di sussistenza. In una parola: stagnazione, che in paese ad alto debito e che pure invecchia velocemente è letteralmente micidiale.

Immagine presentata da Marine Le Pen durante il dibattito TV del 20.3 con i candidati alla Presidenza francese

Se poi aggiungiamo che, contemporaneamente, il governo dello stesso Mario Monti (che teoricamente sarebbe un economista) ha anche imposto tassazioni elevatissime sul mattone bloccando il settore immobiliare e tutto l’indotto ad esso collegato, capiamo che deve esistere qualcosa di più di una casualità nella crisi perdurante che sta soffrendo l’Italia con avallo EUropeo. Per dirla tutta, chi scrive è perfettamente convinto che l’EU franco-tedesca abbia cooptato i governanti e le elites locali (salvaguardandone le rispettive ricchezzze e potentati) con lo scopo di indebolire il Belpaese per impossessarsi delle sue aziende e dei risparmi della gente, con parallelo indebolimento dell’asse storico tra Roma e Washington che data da metà della seconda guerra mondiale (…).

E pensare che gli stipendi lordi non sono necessariamente bassi in Italia, troppo alto è invece il cuneo fiscale, un record negativo condiviso con la Francia, la prossima nella lista dei paesi da annichilire economicamente, fra qualche anno (…).

E i governi italici che fanno? Follemente, riducono gli stipendi dei residenti (Job Act e flessibilizzazione contrattuale) con il fine di tenere a galla la competitività delle imprese, anche con l’arrivo di migranti – la cui immigrazione è stato dimostrato sia letteralmente organizzata dalla stessa Frontex facendo sbarcare i migranti in Italia e Grecia, senza poi riallocare i migranti in EU – che serviranno a termine ad abbassare gli stipendi degli operai e della classe medio-bassa. Un piano diabolico, che avrà come conseguenza oltre all’assenza di crescita lo sfascio dell’INPS in virtù dei minori contributi versati (stipendi più bassi=contibuti più bassi).

A questo va aggiunta la beffa di permettere a ricche persone fisiche straniere di vivere in Italia senza pagare praticamente tasse se non simboliche: per un paese che ha visto delocalizzare moltissime proprie aziende all’estero quello che andava fatto prioritariamente era forfettizzare al ribasso le tasse delle aziende che rientrano e NON le tasse delle persone fisiche, ossia riportando in Italia il vero valore costituito da imposte aziendali ed occupazione (ad es., magari facendo rientrare aziende italiane dal Lussemburgo di Juncker, anche solo chiedere il 10% di tassazione per 10 anni alle aziende che rientrano – quando oggi non si prende nulla – sarebbe stato molto più proficuo per l’economia nazionale che importare migliaia di persone fisiche similfeudatari a 100’000 euro annui di forfait di tassazione!!!).

Mala tempora currunt. Ma ricordate, nulla capita per caso.

Mitt Dolcino


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito