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Esteri

La travolgente vittoria di Trump, considerando la campagna di Johnson per togliere voti al Presidente

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Oggi Trump rappresenta la stramaggioranza dei seggi e dunque degli Stati USA. A ben vedere la sua vittoria sarebbe potuta essere di dimensioni addirittura travolgenti se solo facessimo la tara per i voti andati a Johnson, il cui partito libertario aveva il supporto di cinque famose giornali USA di stampo ostentatamente repubblicano oltre che da membri del congresso dello stesso partito. Ed era finanziato, diciamolo, per togliere voti a Trump con fondi di fatto resi disponibili dalle elites repubblicane.

Il Change, lo Yes We Can di Obama non sono morti, vanno solo rideclinati – oggi – alla repubblicana; che poi si tratti e si trattasse di vera voglia di cambiare della gente, beh, andrebbe indagato. Infatti al di fuori degli indubbi gravi errori in economia ed in politica estera, probabilmente l’errore maggiore di Obama è stato – come al solito – ideologico: non è possibile cambiare tutto subito, ad es. non è possibile passare da una economia del petrolio ad una verde senza una ragionevole transizione. La gente normalmente è spaventata dal cambiamento, a maggior ragione in presenza di una crisi economica strisciante destinata a conclamarsi entro il 2017. E quella gente ha votato Trump, una lezione per i Dem (leggasi, se si diventa auoreferenziali si perde contatto con la realtà dei votanti ed anche le elezioni).
Dunque, tornando ai risultati elettorali, ecco qui l’analisi. I due candidati alternativi a Rep e Dem erano il sopracitato Johnson, figlio dell’establishment anti-Trump in seno ai Rep; e Stein, verde, assimilabile alla sinistra Dem i cui voti sarebbero stati ininfluenti stato per stato se integrati a quelli Dem. Leggasi, possiamo ipotizzare che Johnson abbia “rubato” voti a Trump, Stein li ha invece rubati ad Hillary Clinton.
La mappa definitiva senza correzioni è presentata sotto, considerando consolidati Michigan e New Hampshire in base di dati provvisori (ancora in fase di riconteggio visto il margine ridotto):

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Andiamo poi a considerare gli Stati persi da Trump e valutiamo cosa sarebbe successo sommando ai Dem i voti di Stein ed a Trump i voti di Johnson; ecco la mappa “corretta”:

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Ossia Trump, che oggi ha vinto in 29 stati (Clinton 21) avrebbe vinto in 34 Stati (Clinton 16), in quanto in Nevada, Colorado, Minnesota, Maine, New Hampshire l’aggregazione avrebbe portato in vantaggio i Rep+Johnson rispetto ai Dem+Stein.
Il voto popolare invece, senza fare alcuna aggregazione correttiva Trump+Johnson e Clinton+Stein in quanto non significativa, è stata la seguente, leggasi un leggero vantaggio per Hillary Clinton si ca. 280 mila voti sebbene restando sempre sotto il 50% dei votanti:

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Ossia se facessimo la stessa aggregazione applicata sopra Stato per Stato, sebbene questo abbia poco significato sul voto popolare, l’aggregazione Rep+Johnson avrebbe un vantaggio di ca. 600-700mila voti rispetto a Dem+Clinton.

In termini geografici invece la mappa secondo le aree di territorio in cui ha vinto Trump vs. Clinton è la seguente, ossia Trump ha vinto in circa l’80% del territorio americano.

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Questo significa che, a maggior ragione, Trump ha il pieno sostegno dell’America oltre ad avere Camera e Senato dalla sua parte (in teoria, …, Trump è visto ancora oggi da molti Rep come “troppo” indipendente). Il Presidente USA durante il suo mandato nominerà almeno due giudici della Corte Suprema, probabilmente addirittura fino a 4 durante base età dei rappresentanti. Ovvero, gli USA svoltano a destra e senza volontà di interventismi ideologici all’estero, ovvero con tutte le conseguenze del caso. E saranno cattivissimi con chi ha cercato di tradirli, fossi al posto di Merkel e Schauble inizierei a preoccuparmi (non a caso Ursula von der Leyen, ministro della difesa tedesca – andatevi a vedere i trascorsi famigliari della genealogia – ha bellamente definito uno shock l’elezione di Trump, viene da dire un po’ scioccati come furono gli italiani nel vedere Merkel e Sarkozy tradire l’Italia nel 2011 ed invadendo la Libya ossia contribuendo anni dopo con il caso Stevens/Carter Ham alla sconfitta attuale di H. Clinton – anche per questo, Grazie Donald).

Mitt Dolcino

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Note:

Grazie ad Alfonso per lo stimolo ad approfondire


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