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TARGET 2: CURIOSAMENTE E’ PRO USCITA DALL’EURO.

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Un carissimo amico mi ha mandato l’ultimo grafico Banca d’Italia sui saldi Target 2, in cui si misurano i saldi finanziari fra le diverse banche centrali e quindi le movimentazioni finanziarie fra i diversi stati dell’UME. Ricordiamo che la posizione non viene ad indicare, di per se, un debito o un credito, ma solo una posizione di movimentazione fra le varie aree. Anzi il fatto che si sia mosso il saldo è significativo che NON esistono debiti fra le diverse aree dell’UME.

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Cosa ci dice la composizione di questo saldo, soprattutto in un’ottica di eventuale euroexit?

  1. Che non vi è più flusso di  finanziamento estero del debito pubblico italiano, quindi in caso di uscita dall’euro non ci sarebbe choc sistemico;
  2. che molti risparmiatori italiani stanno investendo in titoli di altri paesi UME, quindi salvaguarderebbero i loro risparmi;
  3. che il saldo in Conto Corrente ed in Conto Capitale è positivo, quindi avremmo un flusso finanziario anche nel caso di uscita;
  4. il maggior finanziatore attuale è la BCE. Quindi un ente che può assorbire perdite da svalutazione…

Sembra che tutto il sistema si sia preparato al patatrac. Sarà un caso  o un movimento cosciente e calcolato. Una eventuale svalutazione per uscita, vedrebbe questa situazione:

a) un incremento dei saldi attivi da partite correnti, dopo un iniziale e si spera breve peggioramento, per l’aumento dei prezzi delle importazioni in attesa del riaggiustamento produttivo. Però i saldi sono positivi, quindi non avremmo problemi monetari;

b) perdite di operatori esteri su titoli italiani minimizzate;

c) utili di operatori italiani per l’acquisto di titoli soggetti a rivalutazione.

A quando eurobreak ?

 

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