Seguici su

Attualità

Scuola: Il diritto di Apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato

Pubblicato

il

 

IMG_6081

Oggi nella Sala Umanistica della Biblioteca Universitaria Alessandrina della “Sapienza” di Roma gremita è stato presentato il saggio “Il diritto di Apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato”, Giappichelli 2016, di Anna Monia Alfieri, Marco Grumo e Maria Chiara Parola, con la prefazione del Ministro Giannini che ha inviato all’assemblea un convinto indirizzo di saluto e di adesione all’iniziativa.

Il saggio nasce dall’iniziativa di tre autori indipendenti che hanno voluto ribadire, con questo innovativo studio scientifico e concreto, il riconoscimento della libertà di scelta educativa della famiglia italiana abbinato a un reale e sensibile risparmio annuo per lo Stato, stimato intorno ai 17 miliardi di euro. Libertà sancita nella Costituzione repubblicana, ma a tutt’oggi ancora disatteso.

Il sistema, basato sul cosiddetto costo standard di sostenibilità, potrebbe essere applicato anche senza tagli e senza oneri aggiuntivi per lo Stato e per le famiglie, anzi con un risparmio considerevole e/o con una importante riqualificazione della spesa improduttiva.

L’effetto? La possibilità concreta degli studenti italiani di qualunque ceto di scegliere liberamente la propria scuola statale e paritaria in cui formarsi, a parità di condizioni, senza cioè dover pagare oltre alle imposte anche una retta significativa per una scuola non statale. Una possibilità quindi per tutti, anche per gli studenti e le famiglie meno abbienti che oggi non possono scegliere.

Il testo è scritto da Anna Monia Alfieri, legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e Lingue Marcelline, da Marco Grumo, docente di economia aziendale presso l’Università Cattolica di Milano, e da Maria Chiara Parola, genitore ed esperta di scuola.

L’iniziativa è stata promossa dal blog #ilpopolodellescuole, in collaborazione con AGE – Associazione Italiana Genitori. Sono intervenuti, oltre ai curatori, il direttore della Biblioteca Daniela Fugaro, il presidente di Age Fabrizio Azzolini, Maddalena Gissi, segretario Nazionale di Cisl Scuola, Pasquale Pazienza, docente di Politica Economica nell’Università di Foggia e Antonio Rinaldi, del blog scenarieconomici.it. Ha moderato la tavola rotonda Marco Esposito, giornalista de Il Mattino.

Nel libro gli autori hanno formulato una proposta innovativa, affinché sia realizzato, anche in Italia come nel resto dell’Europa, il diritto alla libertà di scelta educativa per tutti, applicando, come detto, il criterio del costo standard di sostenibilità per allievo. Un ampio apparato di dati e di tabelle riassuntive mostrano come, allo stato attuale dei fatti, iscrivendo a bilancio tutte le spese dell’attività scolastica e gestendole in un quadro unitario e rigoroso in ordine agli sprechi, sia possibile riequilibrare i costi, senza mai cedere sulla qualità e sull’inclusione.

Molte le riflessioni emerse durante l’evento.

Perché nella sanità italiana è possibile scegliere se curarsi in una struttura statale o privata accreditata e nella scuola non è possibile scegliere una scuola paritaria a parità di costo di una statale?

Perché le fasce più povere della popolazione non possono scegliere una scuola paritaria? Perché chi sceglie una scuola paritaria deve pagare due volte l’istruzione del proprio figlio? Perché gli studenti disabili devono avere un finanziamento di 1.000 euro annui quando invece per seguirli adeguatamente in una scuola statale o paritaria ne servono almeno 20.000? Perché avere scuole statali senza risorse quando queste potrebbero esserci innovando il sistema di finanziamento e quindi spendendo meglio?

Davanti a uno studio così puntuale che dire?

C’è solo da attendere che lo Stato attui pienamente la Legge 62/2000 sulla parità scolastica, un intervento possibile peraltro senza tagli e senza oneri aggiuntivi per nessuno.

Nel corso del convegno sono emersi anche alcuni impegni molto concreti.

La segretaria generale Cisl Scuola Maddalena Gissi si è impegnata a valutare concretamente la fattibilità e la sostenibilità dell’introduzione del costo standard di sostenibilità per la scuola italiana.

Il dott. Azzolini di AGE (Associazione Genitori), che ha sempre creduto come associazione al costo standard, in qualità anche di presidente del Fonas si è impegnato a coinvolgere le 7 associazioni presenti al convegno per istituire un tavolo presso il Ministero dell’ Istruzione e con i sindacati per applicare il costo standard di sostenibilità, per mettere veramente lo studente al centro, consentendogli di scegliere veramente dove formarsi.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito