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Salta il Leopard 2A8it: Leonardo si ritira dalle trattative per la sua produzione

L’intesa fra le aziende franco-tedesca e italiana è saltata dopo pochi mesi perché non c’è accordo sulle caratteristiche del mezzo. Ora o il carro verrà comprato “Chiavi in mano” comunque o bisognerà sviluppare un nuovo progetto

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L’italiana Leonardo e la franco-tedesca KNDS hanno abbandonato oggi le trattative per chiudere una partnership basata sullo sviluppo e la produzione congiunta del carro armato principale da combattimento (MBT) Leopard 2A8, dopo non aver trovato un accordo sulla configurazione.

In un annuncio a sorpresa, KNDS ha dichiarato che l’azienda “non è più in trattative con Leonardo S.p.A. per una potenziale partnership”, relativa all’ultima versione della piattaforma e a un requisito italiano per nuovi veicoli da combattimento di fanteria (IFV).

Le parti non sono riuscite a trovare un accordo sulla configurazione del [Leopard] e, di conseguenza, anche i colloqui sulla partecipazione strategica di Leonardo in KNDS sono falliti”, ha dichiarato Frank Haun, CEO di KNDS NV, in un comunicato dell’azienda.

KNDS è una joint venture tra Krauss-Maffei Wegmann (Germania) e Nexter (Francia). I colloqui tra l’azienda e Leonardo si erano originariamente aperti nel dicembre 2023, dopo che i produttori europei avevano firmato un accordo per sviluppare una “cooperazione più intensa” che convergesse intorno all’obiettivo dichiarato di creare “un Gruppo di Difesa veramente europeo”.

All’epoca, l’impegno delle due parti riguardava anche la cooperazione sul futuro Main Ground Combat System (MGCS) franco-tedesco, suggerendo che l’aggiunta dell’Italia fosse in arrivo. Non è chiaro se la decisione di terminare la cooperazione con KNDS impedirà a Leonardo di diventare un partner industriale nello sforzo multinazionale.

Ad aprile, KNDS Deutschland, KNDS France, Rheinmetall Landsysteme e Thales hanno annunciato i piani per lo sviluppo di una joint venture MGCS a quattro parti, pochi giorni dopo che i funzionari francesi e tedeschi avevano firmato l’accordo di “fase 1a”, dando il via allo sviluppo del carro armato di prossima generazione.

Leopard 2A7

Un piano che ora diventa incerto

L’Italia prevedeva di acquistare 132 carri armati Leopard 2A8IT con capacità di combattimento e fino ad altri 140 veicoli di supporto come parte di un programma in due fasi, il cui costo stimato è di 8,2 miliardi di euro (8,8 miliardi di dollari) e la cui durata è prevista fino al 2037.

Roma si è impegnata in una prima fase tra il 2024 e il 2026, che coprirà lo sviluppo e la produzione in pre-serie dei nuovi veicoli, mentre la seconda fase, fino al 2037, coprirà l’acquisizione di piattaforme standard di produzione.

Ora, con la rottura delle trattative fra Leonardo e KNDS questo ordine diventa più incerto, perché il problema è proprio nel fatto che non sia stato raggiunto un accordo sulla configurazione del Leopard, cioè su come avrebbe dovuto essere il futuro carro di transizione italiano.

A questo punto o l’Italia acquista quello che vene offerto dai fraco-tedeschi, e che magari non corrisponde alle nostre necesssità attuali e future, oppure si va avanti con il rinnovo del Carro Ariete C2 mentre Leonardo organizza una nuova collaborazione strategica per lo sviluppo di un nuovo mezzo.

Carro C2 Arriete Mk2 modificato


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