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Economia

Una proposta per risollevare i consumi: eliminare per un anno i limiti ai contanti ed escludere le spese dal redditometro (obbligando ad acquistare prodotti italiani…)

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Abbiamo tutti osservato nelle nuove normative sull’uso dei contanti che i turisti stranieri, anche quelli appartenenti all’UE, avranno una deroga nel pagamento con contanti in Europa ben più favorevole alla condizione riservata agli italiani. Come ben spiegato dal Sole 24 Ore i cittadini italiani dovranno sottostare a limiti ben più stringenti di quelli applicabili agli altri paesi membri dell’UE, 1000 euro. Nemmeno la Grecia, che presenta un’evasione teorica ben maggiore dell’Italia [stando alle statistiche europee di eminenti autori tedeschi, ndr, vedasi rifermenti in calce] ha un limite tanto basso, la Grecia resta a 1500 euro mentre in Italia siamo a 1000 e già si parla di ridurlo a 500 o addirittura a 100 euro.

 grecia

Vorrei fare un’ulteriore considerazione: se vogliamo misurare il “nero” il modo più semplice e diretto, al di fuori di astrusi metodi che la statistica soprattutto europea ci propina senza veramente spiegarceli e soprattutto testarli, è misurare l’ammontare di denaro non dichiarato depositato in Svizzera dai contribuenti dei vari paesi europei. E qui l’Università di Berkeley ci viene in aiuto: Gabriel Zucman, assistant professor alla prestigiosa London School of Economics e ricercatore dell’Università di Berkley ha stimato che la Germania al 2013 fosse il paese con il maggior “nero” depositato in Svizzera, circa 200 mld di euro, seguita dalla Francia con 180 mld e dall’Italia con 120 mld. Dunque, se tanto mi dà tanto, visto che la Germania non ha limiti nell’uso del contante e la Francia si attesta a 3000 euro, l’Italia COME MINIMO dovrebbe essere allo stesso livello della Francia. Senza dimenticare che esistono grandi differenze tra stima statistica del “non dichiarato” e valori reali desunti dall’ammontare dei depositi nei forzieri svizzeri suddivisi per paese (memento: lo scandalo della banca del Liechtenstein LGT ha colto nel segno soprattutto in termini di emersione della proporzione prevalente della clientela tedesca, memento il caso Zumwinkel presidente di Deutsche Post). Di seguito trovate la classifica dei patrimoni non dichiarati secondo Zucman a partire dai depositi svizzeri, spiacente in francese.

Zum Wienhkel

Ma la considerazione più importante è un’altra: se i tedeschi sono così virtuosi perché evadono tanto [in valore assoluto di evasione restano ancora al top in EU, anche in base a calcoli statistici]? In fondo sulla scorta della ricerca di Zucman sopra citata ed anche di eminenti autori tedeschi (Friedrich Schneider, Revue Economique) i teutonici sono ancora i primi “evasori” europei a livello assoluto ed anche procapite. Tutto questo mi fa dire che l’Italia sia davvero fessa ad accettare supinamente tutte le prescrizioni europee, a partire dal limite ai contanti: come chiunque sia andato negli USA ben sa, non si può eliminare totalmente il “nero”, si bloccherebbe l’economia. Quale paese di grandi evasori la Germania lo sa bene e non non si sogna nemmeno di bloccare l’uso del contante [che si comprino Porsche anche in contanti, l’importante è far girare l’economia…]. Anche perché l’evasione vera non è quella dell’artigiano che non dichiara 1000 euro e che fa girare l’economia ma piuttosto quella della famiglia filo euro di turno, ad esempio come quella degli Agnelli che per bocca di Margherita – la figlia dell’avvocato – affermò che era stato accumulato da padre un tesoro all’estero di svariati miliardi – ripeto, miliardi – senza dichiararli. E per fortuna, guarda caso, è intervenuta la modifica della norma dichiarativa del quadro RW dello scorso anno – che i maligni sostengono sia stata fortemente voluta da eminenti legulei torinesi – e non se ne è fatto più nulla o almeno notiamo che il caso è uscito dai radar.

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Ma questo non è l’oggetto del contendere, bisogna anzi essere propositivi: la mia personalissima ricetta è il pragmatismo, dobbiamo imparare dagli USA! I maestri americani sdoganarono addirittura il business illegale di Kennedy Sr. negli alcolici, il più grande competitor di Al Capone, fino a permettere a suo figlio di diventare presidente degli States. O come non ricordare quando permisero ai mafiosi americani di non essere condannati ed addirittura di uscire di galera grazie all’aiuto prestato nello sbarco in Sicilia durante una fase estremamente critica della seconda guerra mondiale. In Italia bisognerebbe tutto sommato fare qualcosa di meno eclatante, se solo si avesse veramente a cuore il futuro del Paese, dimenticandosi per un attimo di una giustizia internazionale che a guardare i giornali sta diventando sempre meno etica (Israele con Gaza, il caos creato ad arte in Ucraina, i reiterati interventi occidentali nei paesi produttori di petrolio che hanno causato più danno che altro, dove oggi la popolazione vive decisamente peggio di prima… solo per citare i casi di questi ultimi giorni).

E la mia proposta sul contante sarebbe tanto semplice quanto efficace e nemmeno così antietica: non punire per un anno (eventualmente rinnovabile) l’uso del contante da parte dei cittadini, escludendo tali ammontare anche da qualsiasi forma di redditometro, con la condizione che venga utilizzato in consumi nazionali. Fosse per me introdurrei anche l’obbligo di consumare prodotti strettamente italiani o quanto meno che direttamente o indirettamente occupano e pagano le tasse in Italia ma mi dicono che per l’Europa non si può fare (…per quanto mi riguarda questa Europa la butterei alle ortiche, sempre pronta a obbligare quanto conviene a chi detiene il bastone, mentre se si tratta di derogare la flessibilità c’è solo quando conviene al dominus, sapete cosa intendo…). Che sia chiaro non penso questa sia la soluzione definitiva ai mali euroitaliaci – bisognerebbe minacciare seriamente di uscire dall’euro, la vedo dura con la sinistra al governo -, ma se si deve fare una patrimoniale almeno prima si provi con qualcosa più citizen friendly…

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Cosa ne pensate? Secondo me è chiaro che questo ipotetico provvedimento spingerebbe gli italiani a spendere risollevando almeno in parte i consumi, pena non poterlo più fare in futuro (a maggior ragione se esiste il rischio di una futura patrimoniale). Questa semplicissima proposta potrebbe molto più di mille fantasmagoriche e balzane idee della sinistra ex comunista, fazione (al potere) che ha spesso per non dire sempre fatto della sua bandiera l’odio – e l’invidia – per la ricchezza, dimenticandosi che senza imprenditori o più semplicemente in un mondo di soli pari non ci sarebbe sviluppo. Anche perchè secondo chi scrive non si può continuare a pagare tasse a livelli scandinavi con servizi troppo spesso da paese in via di sviluppo. Non ci credete? Voilà (2009, fonte OECD):

49106386Tax smallE dall’altra parte c’è la solita Europa, quella degli altrettanto – storicamente parlando – invidiosi tedeschi che non sono assolutamente interessati affinchè i periferici risolvano loro problemi, è più conveniente tenerli schiavi del debito, un’occasione per impossessarsi delle loro ricchezze. Per sempre.

Meditate gente, meditate. ITALIANO, COMPRA ITALIANO!

 

Mitt Dolcino

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Riferimenti e Note:

Limite ai contanti, nuova normativa (2014)

Inchiesta sui sui depositi occultati nei paradisi fiscali (G. Zuckman)

Analisi sui fondamenti dell’evasione fiscale nei paesi UE, classifiche


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