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IL PARTITO DEMOCRATICO AUTORIZZA L’EMBARGO ALLA RUSSIA SPINGENDO PMI ITALIANE AL FALLIMENTO E ONESTI LAVORATORI IN MEZZO ALLA STRADA

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DONNA RUSSA

E venne il tempo dell’embargo: alimentari, tessile, pelletteria, abbigliamento, moda, e ogni altra sorta di produzione specifica del nostro mercato del lavoro.

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Mica si parla di alta tecnologia o di software, ma solo di quella tipologia di lavori che ancora resisteva in Italia grazie anche all’ottimo mercato Russo.

Anna Kournikova Wallpaper 2013 02

L’Italia e’ il secondo partner commerciale della Russia in Europa (dopo la Germania) e il quarto a livello mondiale. Secondo dati Istat/Eurostat, nel 2013 le esportazioni italiane nella Federazione Russa hanno raggiunto il loro massimo storico, con 10,8 miliardi di Euro. Resta peraltro un elevato saldo negativo della bilancia commerciale, dovuto alle nostre importazioni dalla Russia (20 miliardi di Euro) principalmente di idrocarburi e materie prime.

Le imprese italiane che operano in Russia hanno anche realizzato degli stabilimenti (circa 70  stabilimenti produttivi) tra cui si evidenziano anche l’ENI, l’ENEL, Finmeccanica, Indesit, Candy, Merloni, Ferrero, Cremonini, Iveco, Pirelli, Marcegaglia e tanti altri ancora.

Importante anche la presenza di banche italiane (otto) che sovente accompagnano le imprese nella loro avventura su questo mercato nella fase soprattutto di START-UP. Le misure FINANZIARIE anti-Russia decise dalla UE schianteranno anche questo tipo d’investimenti nel lungo periodo. 

Il “Made in Italy” nel mercato russo riguarda poi agroalimentare, moda, arredamenti, macchinari, tecnologia e tanti altri beni importati direttamente dalla penisola Italiana.  Per non parlare poi dell’importanza turistica del mercato Russo per Milano, Venezia, Rimini e la Riviera da Viareggio a Tirrenia!

Le presenze russe in Italia erano raddoppiate dal 2009 a oggi e hanno contribuito nel solo 2013 una cifra di 1,3 miliardi di euro (secondo solo al contributo degli USA e tre volte quello di Cina e Brasile).

Ma che bello, facciamogli la guerra, cosa ce ne importa dell’incrocio di rapporti tra l’Italia e la Russia, questi non meritano nulla, d’altronde Putin era amico del PATONZA!

BERLUSCA

 


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