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“MERDE” TUONA JUNCKER AL PARLAMENTO EUROPEO, MENTRE IL COSTRUTTO IMPERIALE VA A PEZZI.

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Alla fine probabilmente Jean Paul  Jucker è anche un buon uomo, un buon sindaco di paese del Lussemburgo, amante del buon bere che, prigioniero della proprio ambizione, si è trovato a gestire una situazione più grande di se.

L’Europa è al bivio: o maggiore potere centrale o un ritorno ai poteri nazionali.

Juncker ha predisposto addirittura 5 scenari:

  1. TIRARE AVANTI: far finta di nulla e proseguire con l’attuale percorso, cercando di unificare le priorità per accelerare il passo;
  2. CONCENTRARSI SUL MERCATO: abbandonare progetti di unificazione militare , politica e di politica migratoria, cercando di provvedere solo al mercato unico. In questo caso si semplificherebbe il lavoro di coordinamento;
  3. CHI VUOL FARE DI PIU’, FA DI PIU’: in questo caso si permette la creazione dell’Unione a due o tre velocità, oppure anche l’opt out. cioè la possibilità di uscire;
  4. FARE MENO , MA MEGLIO:  un’unione che definisce pochi ambiti di intervento ei concentra su quelli, acquisendo anche una maggiore efficienza e visibilità;
  5. FARE DI PIU’ TUTTI ASSIEME. Un passaggio verso l’Unione , gli stati uniti europei, con maggiore integrazione in più campi.

Juncker è stato criticato da molti esponenti del parlamento per aver posto questa discussione ed aver perfino chiesto una consultazione popolare sul tema. Una parte notevole del parlamento avrebbe voluto, probabilmente, che le decisioni fossero fatte nelle solite stanze ovattate, mentre Jucker vorrebbe che il parlamento si prendesse maggiori responsabilità. Ecco perchè il “Merde”: vorrebbe che qualcuno si prendesse la responsabilità di decidere.

https://www.youtube.com/watch?v=jDzjBBk2sq0


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