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Lo 0,1% più ricco del Regno Unito emette 22 volte di più nei trasporti rispetto a chi ha un reddito basso

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Lo 0,1% più ricco del Regno Unito è responsabile di una quantità di emissioni da trasporto 22 volte superiore a quella dei lavoratori a basso reddito.

Lo 0,1% più ricco del Regno Unito emette 22 volte di più nei trasporti rispetto a chi ha un reddito basso
Il nuovo rapporto rivela un netto divario nelle emissioni dei trasporti nel Regno Unito.

Un rapporto innovativo dell’Institute for Public Policy Research (IPPR) ha svelato una realtà cruda nel panorama delle emissioni dei trasporti nel Regno Unito, evidenziando una significativa disparità nel contributo alla crisi climatica.

Le emissioni prodotte dai viaggi non sono equamente ripartite tra gli abitanti della Gran Bretagna”, si legge nel rapporto.

La ricerca rivela che gli individui più ricchi della nazione sono responsabili in modo sproporzionato di queste emissioni.

Secondo lo studio, lo 0,1% più ricco della popolazione emette ben 22 volte di più rispetto a chi guadagna poco e 12 volte di più rispetto alla media nazionale.

Un carico di emissioni disuguale


Questa rivelazione giunge in un momento di crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e per i suoi impatti devastanti, tra cui l’aumento delle temperature e gli eventi meteorologici catastrofici.

“A livello globale, non siamo sulla buona strada per mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5°C e non abbiamo preso gli impegni necessari per mantenere il riscaldamento al di sotto dei 2°C”, si legge nel rapporto intitolato Moving Together: A People-focused Pathway to Fairer and Greener Transport.

Il rapporto sottolinea che la metà di tutte le emissioni dei trasporti in Gran Bretagna proviene da un quinto della popolazione. Inoltre, il 10% dei principali inquinatori è responsabile di uno sconcertante 42% di tutte le emissioni dei trasporti.

Questa sorprendente statistica dipinge un quadro chiaro dell’iniqua distribuzione del carico ambientale all’interno del Paese. Questo dato sottolinea ulteriormente la concentrazione dell’impatto ambientale in un piccolo segmento della società.

Correlazione ricchezza-emissioni
Inoltre, un esame più attento dei modelli di viaggio rivela una correlazione diretta tra ricchezza e distanza percorsa.

“Le persone con un reddito superiore a 100.000 sterline viaggiano ogni anno almeno il doppio di quelle con meno di 30.000 sterline e quasi il triplo di quelle con meno di 10.000 sterline”, hanno detto i ricercatori.

Questi numeri suggeriscono che i livelli di reddito più elevati favoriscono una maggiore mobilità e, di conseguenza, un aumento delle emissioni.

“C’è un’enorme disparità tra le emissioni prodotte dai trasporti delle persone più ricche e quelle con i redditi più bassi”, ha commentato il rapporto.

Disparità demografiche

Il rapporto mette in luce anche le disparità demografiche nelle emissioni dei trasporti.

Gli uomini, le persone di età compresa tra i 35 e i 64 anni e i residenti delle aree meno disagiate tendono ad avere livelli di emissioni più elevati, mentre i disabili, le persone di etnia britannica non bianca e gli individui provenienti da contesti più disagiati tendono a emettere meno.

Questo dato sottolinea la complessa interazione tra fattori socioeconomici e impatto ambientale.

“Il nostro sistema di trasporti riflette e contribuisce alle disuguaglianze sociali. Ridurre le emissioni può effettivamente affrontare alcune di queste ingiustizie, se fatto in modo equo”, ha dichiarato la dott.ssa Maya Singer Hobbs, ricercatrice senior dell’IPPR.

È allarmante notare che i progressi del Regno Unito nella riduzione delle emissioni dei trasporti negli ultimi trent’anni sono stati minimi e che il settore dei trasporti è ora il principale responsabile delle emissioni del Paese.

Urgente necessità di azione

Il rapporto esorta il governo a intraprendere azioni decisive per affrontare questa disparità e accelerare gli sforzi verso la decarbonizzazione.

Tra i suggerimenti offerti dal rapporto vi sono l’applicazione di nuove tasse sui jet privati, un modo di trasporto favorito dai ricchi, e il miglioramento del trasporto pubblico per fornire opzioni più sostenibili per tutti.


Inoltre, chiede una transizione più rapida verso i veicoli elettrici per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili nel settore dei trasporti. Questo studio completo mira a mitigare l’impatto ambientale del settore dei trasporti, affrontando al contempo le disparità socioeconomiche che vi contribuiscono.

“Non è il momento di rallentare i nostri sforzi per raggiungere il net zero; così facendo non facciamo altro che alimentare le disuguagl ianze esistenti nel settore dei trasporti”, ha concluso Stephen Frost, ricercatore principale dell’IPPR.


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