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LE RAGIONI DEL NO AL REFERENDUM

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Il PPI, Popolo Partite IVA, ha chiesto  alla Prof. Avv. Isabella Loiodice – Docente di diritto pubblico comparato presso l´università di Bari per quali motivi bisogna votare NO al referendum costituzionale.

A) ATTUALE LEGGE ELETTORALE C.D. ITALICUM
Il primo elemento da conoscere è il fulcro della riforma elettorale vigente, voluta da Renzi.
Con questa legge elettorale il partito che avrà avuto una percentuale di voti comunque molto al di sotto della maggioranza (solo il 20%, per esempio, dei voti ) si porterà in Parlamento no il 20% dei deputati ma il 55% dei deputati cioè ben 340 !!!
Il c.d. premio di maggioranza.
E con il sistema dei capilista bloccati, ben 100 dei 340 deputati che prenderà in mano il governo, saranno addirittura eletti senza che siano stati sottoposti al nostro voto di preferenza ma solo perché scelti dal capo del partito e quindi automaticamente eletti.
QUESTA LEGGE (incostituzionale perché ha reintrodotto gli stessi meccanismi della precedente legge elettorale detta porcellum e annullata dalla Corte Costituzionale) PERMETTE QUINDI UN GOVERNO FORTE PERCHÉ BASATO SU DI UNA MAGGIORANZA IN PARLAMENTO AMPIA E CONTROLLATA DAL GOVERNO.

B) RIFORMA COSTITUZIONALE in pillole.
1a. Contenuto art. 83
Questa maggioranza di governo di cui sopra si può eleggere da sola il Presidente della Repubblica.
1b. Conseguenza.
Il Presidente della Repubblica, poiché eletto dalla sola maggioranza di governo, non sarà più il Garante dei Valori della nostra Carta Costituzionale, non sarà più imparziale ma tutelerà gli interessi del Governo.
2. Contenuto art. 134
I componenti della Corte Costituzionale sono 15.
Sui 5 eletti dal Parlamento, 3 saranno espressione della maggioranza del solo Governo.
5(cinque) saranno nominati dal Presidente della Repubblica che, come già visto, nel futuro assetto costituzionale, sarà uomo del solo Governo.
2b. Conseguenze.
8 giudici della Corte Costituzionale sui complessivi 15 saranno uomini del Governo. Dunque non saranno più i Difensori della Nostra Carta Costituzionale ma saranno i difensori degli interessi del Governo.
3a. Contenuto degli artt. 70 e seguenti.
Il Senato avrà ancora parecchie competenze, anche legislative tutte elencate ma di difficile interpretazione perfino per gli addetti ai lavori.
3b. Conseguenze
Il procedimento legislativo verrà continuamente rallentato dai conflitti interpretativi della Camera e del Senato a danno dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione legislativa.

4a. Contenuto art. 117
Significativo ampliamento delle competenze dello Stato sottraendole alle Regioni e clausola c.d. di salvaguardia a favore dello Stato addirittura anche attraverso il concetto del tutto elastico di “interesse nazionale”.
4b. Conseguenze.
Riduzione drastica e mortificante dell´autonomia di ogni Comunità regionale. Gli abitanti del Lazio come quelli della Lombardia o della Puglia o del Veneto e via dicendo dovranno subire sul loro territorio le decisioni prese dal Governo in particolare a causa della clausola di salvaguardia che per ogni materia di competenza regionale stabilisce che lo Stato potrà decidere al posto delle popolazioni delle singole Regioni ove sostanzialmente lo riterrà. A tutela dell’autonomia regionale vi sarà una Corte Costituzionale oramai trasformata in organo fatto a immagine e somiglianza della maggioranza di governo.
5a. Contenuto artt. 73 e 134
La Corte Costituzionale avrà per la prima volta nella storia della Nostra Repubblica il compito del controllo di costituzionalità preventivo anche se di un solo tipo di legge: quella elettorale e cioè il controllo prima dell´entrata in vigore della legge elettorale.
5b. Conseguenze.
La Corte Costituzionale, con 8 uomini che rispondono al Governo, su 15 membri totali, proteggerà l´attuale legge elettorale. Il c.d. Italicum.
Legge elettorale incostituzionale quanto quella di prima, il c.d. porcellum.
Ne discenderà il permanere di questo di sistema di potere blindato contro qualsiasi tentativo di futura riforma elettorale.

CONSEGUENZA DELL´INTERA RIFORMA.
È falso che cambi la forma di governo e cioè l´assetto dei rapporti fra gli organo costituzionali.
Con questa riforma (insieme alla vigente legge elettorale) ci cambiano la forma di Stato cioè l´assetto dei rapporti fra i governati e i governanti, l´assetto dei rapporti fra noi cittadini e il potere, la relazione fra libertà e autorità.
Da Stato Democratico diventeremmo Stato Autoritario.

QUESITO REFERENDARIO
Il quesito referendario vero sarebbe dovuto essere: “vuoi un Governo molto forte di stampo autoritario in cambio della Democrazia e della tua libertà ?”
Sei libero di votare si ma sarà l´ultima volta che potrai votare.
Ecco le ragioni per il NO !!!


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