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L’ASFALTO SI FA GREEN…

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L’inquinamento acustico è uno dei più gravi problemi ambientali, quasi il 20% della popolazione europea è sottoposta a livelli di rumore inaccettabili, che ogni anno provocano indirettamente almeno 10mila vittime in tutto il Vecchio Continente. Inoltre, chi vive in città particolarmente rumorose ha una maggiore probabilità di incorrere in disturbi del sonno, ictus, ipertensione, infarti.

Non ci crederete ma una delle soluzioni a questo problema può arrivare dai vecchi pneumatici riciclati, unendole al comune bitume per asfalti possono dare origine infatti a una pavimentazione fonoassorbente, capace di ridurre il rumore da traffico fino a 7dB (A), es. (è stato registrato un abbattimento della rumorosità da traffico veicolare di circa 5 decibel su un tratto di strada di 7.000 metri quadrati a Rimini).

Efficace ed economicamente conveniente, rappresenta una valida alternativa alle barriere acustiche, che non sempre possono essere utilizzate per motivi logistici, ad esempio all’interno dei centri urbani, in particolari contesti paesaggistici o laddove le arterie stradali lambiscono le case. La loro installazione, inoltre, richiede un esborso di 1.000-1.500 euro/metro: cifra nettamente superiore a quella legata a un intervento con gli asfalti fonoassorbenti, pari a circa 10 euro/m2. Quest’ultimi si traducono non solo nella riduzione della rumorosità, ma anche nella maggiore durata della pavimentazione, di ben tre volte superiore rispetto a quella di un asfalto tradizionale, nell’ottima risposta in caso di frenata improvvisa e nell’eccellente drenaggio in caso di pioggia, senza dimenticare l’alto valore ambientale dell’impiego di una risorsa derivata dal riciclaggio di pneumatici dismessi.

La presenza della gomma dona maggiore elasticità a questi asfalti anti-rumore, diminuendo i rischi di crepe e fessurazioni e quindi garantendo la massima sicurezza, senza dover ricorrere a continui interventi di manutenzione. Solo se il rifiuto diventa nuovamente materia prima (viene spiegato in un convegno, organizzato da Ecopneus nell’ambito di Ecomondo a Rimini Fiera) si potrà raggiungere, il modello dell’economia circolare, con risparmio di materie prime e riduzione del recupero energetico.

Ogni anno in Italia arrivano a fine vita oltre 350.000 tonnellate di pneumatici, 252.000 tonnellate vengono gestite solo da Ecopneus: ci si potrebbe realizzare asfalti con gomma riciclata per asfaltare con bitumi modificati oltre 6.300 km di strade, 4 volte la distanza Roma – Copenaghen. Avremmo strade senza buche, senza crepe… ma la cosa piu’ importante si ridurrebbero le denunce dei cittadini ai comuni causate dai danni alle loro automobili, quindi risparmio!!!

Daniele Parlante


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