Seguici su

Attualità

La UE mette al bando la riesportazione del GNL russo. Niente più commercio nella UE

Fine dei trasbordi di GNL nelle acque della UE. Vuol dire che li faranno altrove…

Pubblicato

il

Nave cisterna per GNL

L’Unione Europea è pronta a vietare la riesportazione del GNL russo nelle acque del blocco, in una prima misura di sanzioni contro il gas russo, hanno dichiarato giovedì a Reuters i diplomatici dell’UE.

L’UE sta discutendo da un mese il 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia per la sua invasione dell’Ucraina, che include proposte per vietare il trasbordo di GNL nelle acque dell’UE e modi per affrontare la flotta ombra di petroliere russe.
“Gli ambasciatori dell’UE hanno appena concordato un potente e sostanziale 14° pacchetto di sanzioni in reazione all’aggressione russa contro l’Ucraina”, ha dichiarato giovedì il Belgio, che detiene la presidenza di turno dell’UE.

“Questo pacchetto prevede nuove misure mirate e massimizza l’impatto delle sanzioni esistenti chiudendo le scappatoie”, ha dichiarato la Presidenza belga del Consiglio dell’UE.

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha commentato,

“Questo pacchetto di sanzioni durissime negherà ulteriormente alla Russia l’accesso a tecnologie chiave. Priverà la Russia di ulteriori entrate energetiche. E affronterà la flotta ombra e la rete bancaria ombra di Putin all’estero”. Se lo dice lei, siatene sicuri, come dell’efficacia della Pfizer.

Il trasbordo di GNL all’interno dell’UE è stata una pratica diffusa finora, anche se i volumi non rappresentano una parte importante delle esportazioni di GNL della Russia.

L’UE, tuttavia, non intende vietare del tutto le importazioni di GNL russo, come ha fatto con il petrolio e i prodotti petroliferi, anche perché questo limiterebbe troppo le forniture energetiche a una fragile UE. 

Le importazioni di GNL dalla Russia da parte dell’UE sono aumentate negli ultimi due anni, da quando la Russia ha tagliato il gas dei gasdotti ad alcuni Paesi dell’UE nella primavera e nell’estate del 2022 e il gasdotto Nord Stream è stato fatto esplodere nel settembre dello stesso anno. Alcuni terminali di importazione di GNL in Europa occidentale, tra cui il Belgio, hanno riesportato verso la Spagna e la Cina.

Un’analisi dell’Institute for Energy Economics & Financial Analysis (IEEFA) ha mostrato alla fine dello scorso anno che circa il 21% dei volumi di GNL russo diretti verso l’Unione Europea sono trasbordi, che non sono inclusi nelle cifre ufficiali delle importazioni e quindi ignorati dai responsabili politici dell’UE.

Le conseguenze di queste sanzioni saranno le seguenti:

  • i trasbordi non saranno più fatti in acque UE, ma in altre acque, ad esempio il Marocco, dove già avvengono i trasbordi di petrolio;
  • le transazioni di GNL russo derivanti dai trasbordi , saranno mediate da società exxtra UE che, ovvimente, verseranno le tasse sugli utili derivanti in un paese Extra UE;
  • i trasbordi proseguiranno enza problemi

Il 14° pacchetto di sanzioni dell’UE prende di mira anche tre progetti russi di GNL e contiene una clausola che consente agli Stati membri dell’UE, Svezia e Finlandia, di annullare i contratti di GNL con la Russia, hanno dichiarato i diplomatici a Reuters.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


1 Commento

1 Commento

  1. Pingback: Una società cinese dà un duro colpo alle ambizioni russe sul GNL artico

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento