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La Polizia di Stato scivola su una buccia di banana… europeista.

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Grave scivolone della Polizia di Stato su twitter in merito alle polemiche suscitate da Elisa Di Francisca, la schermitrice italiana che ha festeggiato la medaglia olimpica sfoggiando la bandiera dell’Unione Europea anziché il nostro tricolore.

Ecco il tweet:

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“Bel messaggio di #elisadifrancisca su podio a #Rio2016 con bandiera UE in momento storicamente delicato per Europa”

Ferma ed immutata la stima per gli Agenti di P.S. che ogni giorno rischiano la vita sulle strade, anche in forza delle assurde politiche europee, che hanno creato artificialmente gravi emergenze con evidenti riflessi sull’ordine pubblico (pensiamo solo all’immigrazione senza regole causata anche dalle nostre “bombe” umanitarie e portatrici di democrazia, oltre che dal modello economico neoliberista, che vive depredando le risorse naturali dei Paesi più poveri), e dato atto che gli esponenti delle forze dell’ordine con cui parlo mi sembrano ben lontani da essere vicini all’UE (anzi mi sembrano condividere in toto le mie posizioni), non posso che esprime sdegno assoluto per questo tweet.

La bandiera non è solo un’immagine, è anche ciò che dietro essa si nasconde. L’Unione nasce solo grazie alle illecite sottrazioni della sovranità nazionale compiute in forza dei trattati europei e mina radicalmente la nostra indipendenza, cancellando democrazia e diritti fondamentali dei cittadini. Il compito della Polizia di Stato è quello di rispettare e far rispettare Costituzione e codice penale. Ebbene il codice penale punisce coloro che attentano alla sovranità popolare, i delitti contro la personalità dello Stato fortunatamente esistono (artt. 241 e ss. c.p). Dunque la Polizia di Stato non può elogiare chi espone un simbolo che rappresenta gravi reati, sia commessi, che in corso di esecuzione. 

L’Unione Europea è un’oscena dittatura finanziaria e quella bandiera non ha certo un disvalore inferiore, ad esempio, a quella nazista. Entrambe rappresentano solo due feroci regimi criminali e hanno sulle spalle tante vite spezzate. L’UE è concepita per tutelare gli interessi dei grandi gruppi finanziari a scapito dei popoli, è concepita pertanto anche contro gli esponenti delle forze dell’ordine, che spesso si trovano in prima linea e ne pagano conseguentemente un prezzo altissimo. Talvolta, purtroppo, pagano con la vita.

Ricordiamo che se la Polizia non ha più risorse, mezzi e personale, ciò avviene in forza alle regole di bilancio europee, che impongono deliberatamente l’austerità come metodo di governo necessario ad ottenere cessioni di ulteriori quote di sovranità nazionale. Perché, come diceva Mario Monti, persona che andrebbe arrestata immediatamente per quanto fatto, le crisi e le gravi crisi sono il metodo per vincere la resistenza dei popoli alle cessioni di sovranità. L’austerità voluta dall’UE è anche ciò che porta la gente in piazza, ed anche lì, ci sono le forze di P.S. a doverne pagare il prezzo, nel tentativo di conservare l’ordine pubblico.

Non dubito della buona fede di chi ha twittato la foto, davvero ridicola, della Di Francisca, certamente ignorante su questi temi, ma è chiaro che è assolutamente necessario che anche all’interno della Polizia di Stato si studi maggiormente ciò che è l’Unione Europea e si esamini con più attenzione la parte del codice penale che con essa confligge.

La buccia di banana su cui scivolare, se c’è grande ignoranza, è sempre in agguato. A disposizione della Polizia di Stato per organizzare conferenze informative e tecniche sulla vera natura di questa UE, se non si comprendono le radici dei problemi non si salverà nessuno. Inutile che poi la Polizia protesti contro il Governo… Dovrebbe prima capire chi è il vero nemico e quale sia il suo esercito.

Avv. Marco Mori, blog scenarieconomici, Alternativa per l’Italia – autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile on line su ibs. 


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