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Euro crisis

La Francia attacca l’Italia prima dell’arrivo di Trump? L’attentato a Bologna per atto di un francese e l’attacco a Mediaset

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La Francia purtroppo ha sempre avuto gelosia dell’Italia. Ricordo il libro del giudice Priore, Intrigo Internazionale, dove senza giri di parole si diceva che l’attacco a Gheddafi che portò alla strage di Ustica fu francese, per uccidere Gheddafi troppo amico dell’Italia e baluardo contro l’espansionismo d’oltralpe nell’Africa sub-sahariana. Gheddafi che, notate bene, non era forse anche italiano da parte di madre? Non dimenticatevelo mai.
Oggi, dopo aver finalmente liquidato l’avversario nordafricano Parigi pensa di poter spianare l’Italia, Hollande è la cosa più lontana da Napoleone ma si sa, più sei caricaturale più ambisci all’onnipotenza.

Il problema è che per arrivare a tale obiettivo, lato francese si è dovuto supportare un establishment presidenziale americano suppostamente (work in progress, viste le indagini in corso) corrotto, parlo della Fondazione Clinton (cfr. mi sembra di ricordare che Hillary fosse nel board di Lafarge, la stessa azienda che secondo Le Monde – se ricordo bene – era implicata nei finanziamenti all’Isis visto che si riforniva dall’Isis in Siria, dovrei ri-approfondire, ndr), le indagini sono in corso e ne vedremo delle belle in futuro. Ossia il nuovo prossimo presidente USA sa già cosa fare, anche qui in Europa (ecco perchè è così osteggiato dai media EU, ndr).

Dunque, coscienti dell’uragano che sta arrivando – Berlino sa che l’Euro finirà presto in presenza di una contrapposizione con gli USA, contrapposizione già nelle carte – la Francia sta cercando di arraffare tutto quanto possibile prima del 20 gennaio prossimo, giorno dell’insediamento di Trump. O anche solo limitare i danni futuri

Da qui l’attacco a Mediaset, pochi giorni dopo l’annuncio che Credit Agricole ha acquistato Pioneer, l’asset manager di Unicredit che un AD francese messo al comando del gigante bancario italiano ha venduto non casualmente alla prima banca francese (io dico, ma gli italiani sono davvero stupidi;  magari anche le azioni Mediaset di Bollore’ arrivano dai fondi testé acquistati…). E guarda caso la bomba scoppia giusto il giorno successivo alla nomina di Gentiloni Silveri premier, dalla cessione di mare alla Francia alle amicizie con Enrico Letta – che lavora per l’università dei servizi segreti a Parigi – si sa che il nobile Paolo Gentiloni Silveri è amicissimo della Francia, per non dire molto di più. Allego all’uopo una bella foto di Alessandro Gentiloni Silveri, avvocato Romano, all’ambasciata di Francia durante la consegna delle francesissime Legion d’Onore 2016 all’ambasciata di Francia. Approfondite voi….

Parimenti, non dimentichiamo, visto che il terrore è tanto lato francese (per quello che potrà succedere il prossimo anno, ndr) ecco il tentativo di 3 giorni fa (!!!) di destabilizzare direttamente l’Italia con un “messaggio” probabilmente mandato a qualcuno del PD emiliano con l’attentato ad una caserma dei Carabinieri a Bologna, luogo assai significativo: per l’esplosione – di cui i giornali hanno parlato pochissimo – è stato arrestato un francese senza fissa dimora ma, notasi bene, non per aver messo la bomba, per averla preparata. Or dunque, abbiamo un senza fissa dimora francese a Bologna capace di costruire bombe. Ci siamo capiti.
Mi limito a dire che i nostri servizi segreti funzionano ancora bene, soprattutto quelli dell’Arma.

Resta il fatto che la big picture deporrebbe per un tentativo di destabilizzazione a tutto tondo dell’Italia per mano francese. Lo scopo forse è impedire che Roma esca dalla traiettoria declinante riservata ai periferici nell’euro, da qui il supporto tedesco al progetto d’oltralpe. E l’attacco a Mediaset serve precisamente per impedire che un Cavaliere riabilitato e troppo vicino – questo è sicuro – ai Repubblicani d’America possa fare da cassa di risonanza per quello che dovrà capitare in Italia il prossimo anno con i Repubblicani al potere. Leggasi, anche i nostri politici sperano tutto sommato che Trump non diventi presidente (chi ha orecchie per intendere…).

Ah, dimenticavo, in tutto questo l’asse franco tedesco pensa di potersi sostituire a Washington in Europa, fino a pensare di costruire un proprio esercito ed un proprio arsenale strategico alternativo a Russia ed USA.

Un solo appunto per l’entourage di Silvio Berlusconi: noi di SE, quelli che si battono da anni per una profonda revisione di questa Europa austera ad esclusivo vantaggio franco-tedesco, siamo gli unici che oggi difendono il Cavaliere (come d’altronde tutti quelli che mettono al primo posto la Sovranità e gli interessi nazionali, nessuno escluso). E nonostante il fatto di essere stati costantemente inesistenti per coloro che oggi sono sotto attacco francese. Questo va detto, senza volere nulla in cambio se non la difesa degli interessi del Paese da parte di chi sembra sempre più “l’ultimo dei mohicani” [alias Cav. Berlusconi]

Una cosa è certa, balleremo. Ma almeno non moriremo di stenti nell’euro, se Dio (e Washington) vorranno.

Mitt Dolcino


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