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La dittatura nazi-UE dichiara guerra alla Gran Bretagna. Ecco le dichiarazioni post brexit più incredibili.

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Lo storico voto del brexit ha avuto un altro vantaggio. L’UE ha definitivamente mostrato la sua natura, assimilabile solo ad un altro totalitarismo ben conosciuto: il nazismo. L’UE oggi è un ordinamento di carattere spiccatamente imperialista che punta a sottomettere chiunque non si pieghi al proprio volere, che poi non è altro che quello della grande finanza. In sostanza, come ho riferito al Parlamento Europeo davanti al gruppo EFDD, l’UE è il primo totalitarismo finanziario della storia.

Proprio su questo punto si nota la differenza principale tra il nazismo “storico” e questo nuovo modello. Mentre il nazismo nasceva come risposta al neoliberismo, questa nuova dittatura è propriamente l’essenza del neoliberismo e punta a distruggere ogni altro Stato nazionale che osi rifiutare il mantra del mercato “uber alles” (sopra tutto!).

Lo scopo principale di questo pezzo è quello di riportare le dichiarazioni rilasciate, a vario titolo, dagli esponenti di questa oscena dittatura contro la Gran Bretagna, esse meritano di essere riepilogate, perché si tratta di vere e proprie dichiarazioni di guerra. Cominciamo questa oscena rassegna.

Juncker, il Presidente con evidenti problemi con l’alcol della Commissione Europea, ha subito gettato benzina sul fuoco precisando che “non sarà un divorzio consensuale”. Si è poi lanciato anche in una chiarissima minaccia: “presto dimostreremo che Londra stava meglio dentro l’Unione”.

Ed ancora, per spezzare le reni ad ogni altro tentativo dei popoli di abbandonare questa criminale dittatura, ha anche affermato: “il fronte populista sparso negli altri stati membri non la spunterà”.

Era davvero dai tempi del nazismo e del fascismo che non si sentivano questi toni tra nazioni europee. Juncker, anziché rispettare le decisioni di uno Stato sovrano e di impostare con esso rapporti importati al rispetto, alla pace ed alla solidarietà, sceglie immediatamente la via del conflitto. Peraltro per restare in tema nazismo, Juncker, ha aggiunto che senza la GB il ruolo della Germania in UE sarà ancora più centrale, alla faccia di chi ritiene che in Europa ci sia reciprocità di condizioni tra le nazioni partecipanti.

Il kapò Martin Schulz parimenti, già prima del referendum, aveva criticato il referendum “Cameron scandaloso, tiene in ostaggio un intero continente”. Strano, stranissimo concetto di democrazia. Le opinioni, peraltro assolutamente legittime della maggioranza, secondo questi soggetti non dovrebbero contare più.

Donald Tusk ha invece parlato di “decisione politicamente drammatica”. Anche qui, cosa ci sia di drammatico in un popolo che vuole rimanere indipendente e sovrano, non si riesce a comprendere. Tale scelta infatti non impedirebbe affatto, se l’UE non si ponesse in modo aggressivo verso il Regno Unito, di informare i rapporti con esso a criteri di rispetto, collaborazione e solidarietà. Il brexit significa solo che Bruxelles non potrà più imporre la propria volontà nella Gran Bretagna, ma che dovrà accettare di essere alla pari con essa. Solo le dittature non accettano questi principi basi della convivenza civile.

Non sono poi mancate le classiche dichiarazioni contrarie alla decenza di Mario Monti (cosa faccia costui ancora a piede libero è un mistero…), che ha precisato che il referendum é stato un uso irresponsabile delle democrazia. Che vi deve dire ancora questo soggetto inqualificabile per farvi capire che desidera e vuole imporre definitivamente una dittatura nel continente?

Non poteva neppure mancare la dichiarazione del nulla cosmico, Matteo Renzi, che proprio stamani ci ha ricordato che “l’Europa non è finita, ma ora deve svegliarsi”. Una “supercazzola” inutile quanto fastidiosa da parte di chi, in realtà, non ha il coraggio di esprimere alcuna opinione.

A proposito di nullità nostrane, come non rimarcare Giorgio Napolitano, che ha definito il naturale corso della democrazia “una scelta sciagurata”. Non avevamo dubbi su cosa pensasse chi ha dedicato la vita a leccare il culo al potere in ogni sua forma. Siccome oggi il potere è quello della finanza internazionale, Napolitano ha subito deciso dove ricollocare la sua lingua felpata.

Certamente meno comici, ed assai più pericolosi, sono invece i tentativi di destabilizzare l’unità della Gran Bretagna sostenendo una nuova campagna indipendentista in Scozia e il distacco dal Regno anche di Londra ed Irlanda del Nord. Se Paesi stranieri sosteranno, come pare, tale scenario, saremo difronte ad un atto ostile a cui certamente seguirà una reazione simmetrica che potrebbe portare forti conflitti in Europa. Avvisiamo subito i disperati falchi di Bruxelles che la GB non è l’Ucraina e non si farà disintegrare facilmente dai potentati stranieri.

Anche molti giornalisti si sono dimostrati completamente asserviti al potere con una serie di dichiarazioni che ripudiano ogni forma di democrazia, insultano gli elettori che hanno detto sì all’uscita. In tanti, onestamente in troppi, hanno coniato la bestemmia del referendum quale abuso di democrazia. I giornalisti che dicono questo andrebbero radiati immediatamente dall’ordine. Ma in realtà non mi aspetto neppure sanzioni disciplinari.

Dire che la democrazia è un male da estirpare oggi è diventato di moda in questa Europa nazista. E paradossalmente per i media gli estremisti sono coloro che, come me, denunciano duramente questo stato di cose.

Tra gli esponenti più squallidi del giornalismo italiano, oltre Gianni Riotta, che ha avuto l’indecenza di rimarcare che la povera Jo Cox è morta invano, anche questa Nathania Zevi merita menzione. Ci ha infatti deliziato così:

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Si è poi affrettata a dire che era una provocazione, certo che lo era! Era una provocazione all’intelligenza!

Merita lo screenshot anche il tweet di Alan Friedman, altro autentico spirito liberale:

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Insomma si rispetta la democrazia, ma chi ha votato come non la pensa lui è un cretino.

D’altronde questi “pseudo” giornalisti, sono gli stessi che omettono di ricordare anche all’Italia, che grazie all’UE e all’euro, abbiamo perso 1/3 del settore manifatturiero ed il 25% della produzione industriale. L’Unione Europea ha avuto su di noi gli effetti di una guerra e solo persone disinformate da giornalisti di regime possono ancora credere in essa. Dunque chi sono i cretini, caro Friedman?

Gli euro-nazisti vanno fermati, il tempo è sempre meno e la loro pericolosità per la pace mondiale aumenta di giorno in giorno.

Avv. Marco Mori – scenarieconomici – Alternativa per l’Italia – autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile su ibs e amazon.


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