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La Cina riporta con successo campioni di terreno lunari

La Cina conferma la sua capacità nell’esplorazione spaziale e il suo impegno assoluto

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Alla fine la Cina c’è riuscita e ha riportato importanti campioni lunari sulla Terra.  Il Presidente cinese Xi Jinping ha acclamato lo storico risultato della missione lunare Chang’e-6, dopo che i primi campioni di roccia raccolti dal lato lontano della Luna sono atterrati sulla Terra alle 14.07 ora di Pechino di martedì.

La procedura di rientro e di atterraggio è iniziata alle 13.20 circa, quando i controllori della missione hanno caricato i dati di navigazione di alta precisione sulla combinazione orbiter-capsula di rientro, dopodiché la capsula si è sbloccata e si è separata a circa 5.000 km (3.110 miglia) sopra l’Oceano Atlantico meridionale.

Il modulo di rientro è entrato nell’atmosfera terrestre a 120 km  dal suolo a una velocità di 11,2 km), con il suo prezioso carico di fino a 2 kg (4 di materiale raccolto da una perforazione del bacino più antico della Luna, secondo la China National Space Administration (CNSA). Questo rende queste roocce particolarmente interessanti dal punto di vista della storia geologica della Luna e del sistema Terra-Luna.

Il paracadute si è aperto quando il modulo ha raggiunto gli ultimi 10 km (6 miglia) della sua discesa ed è atterrato senza problemi nella destinazione prestabilita, con il personale di recupero che è arrivato poco dopo con elicotteri e veicoli di terra. Ecco il video dell’atterraggio:

Il direttore della CNSA, Zhang Kejian, ha dichiarato che la missione Chang’e-6 “ha raggiunto un successo completo”.
“Secondo il monitoraggio del centro di controllo aerospaziale di Pechino, il modulo di rientro della missione Chang’e 6 è atterrato con successo a Siziwang Banner nell’area designata”, ha detto.

Dopo che il team di recupero avrà completato l’elaborazione del modulo sul posto, sarà trasportato in aereo a Pechino, dove sarà aperto e i campioni saranno prelevati per essere analizzati e conservati, ha detto l’amministrazione.

Un cammino ventennale della Cina verso la Luna

Xi inping ha sollineato come questo sia il risultato di un progetto ventennale e  che in questo tempo  le persone coinvolte nel progetto di esplorazione lunare hanno raggiunto “risultati notevoli che hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo, aprendo un percorso di alta qualità ed economico per l’esplorazione lunare”, ha aggiunto. Xi ha detto che spera che le persone coinvolte nei progetti aerospaziali continuino a “rafforzare gli scambi e la cooperazione internazionale”.

Secondo Zongyu Yue, geologo dell’Accademia Cinese delle Scienze, i campioni dovrebbero rispondere “a una delle domande più fondamentali della ricerca lunare: quale attività geologica è responsabile delle differenze tra i due lati”. Yue, primo autore di un articolo pubblicato ieri da The Innovation, una rivista di Cell Press, sul sito di atterraggio lunare e le sue implicazioni per ulteriori studi, ha detto che la sua più grande speranza è che i campioni di Chang’e-6 contengano alcune “fusioni da impatto”.
Si tratta di frammenti che sarebbero stati generati quando corpi più piccoli si sono schiantati sulla luna e che potrebbero “fornire vincoli cruciali sul flusso di impatto iniziale della luna”, ha detto.

“Una volta ottenute queste informazioni, non solo contribuiranno a chiarire il ruolo dei primi impatti di meteoriti lunari sull’evoluzione della luna, ma [saranno] anche di grande importanza per analizzare la storia dei primi impatti del sistema solare interno”.
Cosa ci fa il Chang’e-6 cinese sulla Luna?

Questa vicenda mostra chiaramente come  la Cina si voglia porre in avanguardia nella conquista dello spazio potendo contaare su un grande sistema industriale e senza quelle timidezze economiche che affondarono l’eplorazione dello spazio ai tempi di Nixon e Carter.


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