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L’Italia finalmente supportata dagli USA contro l’EU austera: dove siamo e dove siamo diretti (forse)

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Gli italiani non devono essere scontenti dei successi di Renzi nel chiedere la flessibilità all’Europa, anzi il contrario. E nemmeno dovrebbero essere scontenti della cena con B. Obama alla Casa Bianca, ossia con il rappresentante del grande paese che da 70 anni ci fa da tutore contro le scorribande degli ingombranti poteri ex coloniali europei. Dovremmo esserne felici.
Chi scrive è semplicemente italiano – senza necessariamente essere schierato politicamente, così mi piace pensare – e per tale ragione ha denunciato in tutte le salse lo scandalo immane della sinistra nostrana che pur di andare al potere nel 2011 permise di far cadere con un colpo di Stato il governo di S. Berlusconi, golpe ordito da Francia e Germania con il permesso inglese ed il poco convinto avallo USA. Le conseguenze economiche per l’Italia di tale scellerato supporto interno sono oggi davanti ai nostri occhi (post crisi subprime l’Italia andava meglio dei partner EU che poi l’hanno inopinatamente attaccata forse proprio per tale ragione, …). Oggi non farò lo stesso che fecero le sinistre italiane che addirittura applaudirono il fatale evento del 2011. E sono certo che questo sito rappresenta, in toto, i valori di rispetto istituzionale che sto illustrando.

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Certo, Renzi non mi piace perché racconta troppe bugie, perchè ci ha presi in giro per anni (almeno fino all’incontro EU di Bratislava quest’anno) e soprattutto perché secondo me non ha un piano strategico per l’Italia. E poi non la dice tutta, nei limiti della politica ben s’intende. Nel senso che è chiaro che tutto non si può dire ma bisogna essere consequenziali, avere un piano.
Ad esempio l’euro, è insostenibile per l’Italia. SE fu il primo soggetto integro a sostenerlo nel 2011, quanto meno rispetto all’euro austero e non solidale emerso post crisi subprime. Oggi non smettiamo di ripetere lo stesso mantra e penso che ormai il governo debba farsene una ragione.

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Quello che voglio dire è che Renzi, che è stato ambiguo con tutti nel mondo oltre che con gli italiani, dall’alto del suo cinismo interessato per noi cittadini italiani ha perso tempo prezioso (per altro senza ridurre le tasse, anzi aumentandole! [le parole restano parole mentre i fatti sono fatti]). E se ci pensate bene non ha fatto nulla per evitare le forche caudine di un’inflessibilità austera di matrice tedesca che voleva e vuole portarci alla rovina. Oggi, diciamolo chiaro, il sistema Italia sta implodendo, i giovani non trovano lavoro, gli extracomunitari sostituiscono lavorativamente gli italiani ad una frazione del costo, le protezioni sociali vengono progressivamente tolte, la sanità è a rischio, le pensioni saranno certamente ridotte e le tasse, nell’inferno sopra descritto, non possono che salire. In poche parole, stiamo fallendo, come società e come paese. Ed il debito pubblico italiano sul PIL è salito dal 119% nel 2011 ad oltre il 150% oggi, a parità di perimetro (idem gli USA col debito, esploso con Obama senza però creare vero benessere per is classe media, la la spina dorsale dell’economia USA).

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E questo non è null’altro che lo specchio di quanto capita in USA: Obama sta semplicemente nascondendo – ancora per qualche mese – il disastro economico che verrà fuori dopo la fine del suo doppio mandato, scrivetevi queste parole e ne riparliamo a fine 2017 se non avranno già cercato di dare la colpa ai russi per tutti i disastri universali.

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La scusante renziana è solo una, ma è grossa: prima della decisione degli USA estrinsecata da inizio 2016 di spendersi apertamente per combattere l’austerità europea mettendosi solidamente al nostro fianco [in realtà dietro c’è uno scontro con la Germania, visto che i tedeschi hanno pensato ed agito per sostituirsi agli USA nel controllo dell’Europa, ndr] era impossibile anche pensare di dire no all’EU austera di Merkel e Schauble, coalizione supportata dalla sempre traditrice Parigi che per fare i propri interessi non guarda in faccia a nessuno (per tale ragione tutti gli italiani dovrebbero sperare che Mediaset faccia pagare, per lo sgarbo ricevuto finalizzato ad impossessarsi non solo di Premium ma anche forse di Mediaset e/o Generali, l’indennizzo che sembra logico pretendere, 1.5 mld di euro…).

Oggi le cose sono cambiate e noi Italiani, anche quelli che come me che considerano Renzi un buon politico ma senza un piano strategico [vedremo dopo], dovrebbero sostenere il governo nella sua lotta con l’Europa. Il limite è appunto il piano strategico che manca: le scaramucce ed i decimali non servono a nulla se non a fare arrabbiare l’avversario che, ricordiamolo, dai tenpi dei lanzichenecchi si chiama Germania. Ossia bisogna pensare di uscire dall’euro, uno strumento neocoloniale che fa gli interessi di Berlino, non quelli di Roma.
La seconda cosa è riflettere su cosa succederebbe in assenza di cotanto supporto USA, cosa che potrebbe sempre succedere sebbene sembri improbabile per i prossimi 4-8 anni. Della serie, i tedeschi non dimenticano e ce la faranno pagare.
Ci sta.

Ma torniamo al punto principale: bisogna avere un piano che ci permetta di eliminare il difetto alla radice e tale difetto, oltre che EU a trazione franco-tedesca, si chiama euro.
Dobbiamo uscirne.

Sprecare il supporto attuale sarebbe peccato mortale. E dunque il Governo presente e futuro deve capitalizzare cotanto supporto USA – essenziale per avere un’Italia unita, indipendente e relativamente benestante – verso il vero obiettivo, abbattere la moneta unica. Nell’interesse delle due sponde dell’atlantico.

Mitt Dolcino


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