INTELLIGENZA ARTIFICIALE. LA SEZIONE CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI DELL’EMILIA ROMAGNA FIRMA UN PROTOCOLLO CON L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE

Il presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per l’Emilia-Romagna, dott. Marcovalerio Pozzato ha firmato un protocollo il 20 giugno scorso con l’Assemblea legislativa della Regione dell’Emilia-Romagna per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale a supporto delle rispettive attività e funzioni.

Per sviluppare il progetto denominato “Savia”, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna si avvarrà del supporto del Consorzio interuniversitario Cineca.

La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti dell’Emilia – Romagna intende avvalersi di strumenti innovativi come la realizzazione modelli di IA a supporto dell’attività di verifica dello stato di salute dei bilanci degli enti territoriali al fine di assolvere al meglio le proprie attività di garante dell’equilibrio economico-finanziario del settore pubblico e della corretta gestione delle risorse pubbliche sotto il profilo dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità.

Il dott. Marcovalerio Pozzato, presidente della Sezione regionale della Corte dei conti nonché magistrato delegato al Controllo Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 SPA, ha dichiarato: “Garantire l’equilibrio di bilancio non ha solo un valore aritmetico, ma significa dare concretezza al bilancio come bene pubblico, dare contenuto al principio del buon andamento, rendere effettivi i diritti delle generazioni future, salvaguardare i diritti sociali e garantire la protezione di tutti quegli interessi che non fanno capo a un soggetto pubblico determinato ma che appartengono all’intera comunità. È questo il ruolo di custode delle finanze pubbliche che la Costituzione affida alla Corte dei conti e, nello specifico, alla Sezione di controllo, indicandola come uno degli organi posti a presidio dei suoi principi supremi. È nella prospettiva di rafforzare questo ruolo che va visto l’accordo di oggi: uno strumento ulteriore per assicurare, attraverso lo studio e l’applicazione di processi innovativi di IA, una tutela ancora più avanzata dei principi costituzionali”.

Non si può non scorgere come all’orizzonte permanga il rischio concreto che l’IA vada a costituire l’ennesimo tassello che affolla la selva di “derive tecnicistiche” quali, per esempio, le formule sterili dettate da un astratto tecnicismo giuridico, errori di definizioni, l’ossessione per le formule e per gli indicatori importati da uno scenario che non è certo appartenente alla tradizione giuridica italiana.

Tuttavia appare una ottima iniziativa la valutazione dell’efficacia e l’impatto delle leggi sia nella fase di stesura, che in quella successiva.

Nel caso specifico del controllo dei bilanci da parte della Corte dei Conti risulterà agevole poter cliccare una voce di bilancio e vedere tutte le delibere e determine di entrate e spese che hanno formato quella voce, oppure le modifiche legislative durante il periodo epidemiologico Covid 19 come la rivalutazione dei cespiti e le fatture da emettere, oppure con riferimento al controllo delle spese di consulenza attraverso i modelli predittivi.

Permane la speranza che l’intelligenza artificiale non vada mai a sostituirsi al legislatore o all’organo giudicante e che la tripartizione dei poteri di Montesquieu in legislativo, esecutivo e giudiziario, in un solo potere-dovere: quello tecnologico.