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Il dividendo dell’euro: le pensioni d’oro degli eurocrati UE ci costano 60 miliardi

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Scenari economici ha trattato in passato con analisi dettagliate in esclusiva, ovviamente non riprese dai media mainstream, il tema delle pensioni d’oro dei funzionari della Troika. Abbiamo scritto delle baby pensioni d’oro BCE, UE ed FMI

Ricordiamo il paradosso UE: i funzionari delle istituzioni che hanno imposto l’austerità ai cittadini europei e massacrato quelli greci al grido di “basta con le pensioni a 55 anni” … i dipendenti UE e BCE vanno ancora in pensione a 55 anni, con trattamenti inverecondi e privilegi tali da far impallidire il più spudorato dei postini greci.

Oggi il Telegraph torna sull’argomento, sia per rimarcare l’ignominia delle pensioni d’oro dei burocrati UE e congratularsi ancora per essere usciti da questo manicomio, sia per mandare un messaggio al negoziatore nominato da Juncker: se i negoziatori inglesi si impuntano sulle pensioni d’oro degli euroburocrati (che Londra dovrebbe continuare a pagare anche dopo il Brexit) il danno d’immagine della UE sarà devastante, quando si chiedono sacrifici e tagli feroci al welfare di paesi come Grecia e Italia. Perché? Ecco il dato che vogliono nascondere all’opinione pubblica europea e che il Telegraph ci svela:

 

Pensioni

Pensate a Juncker, a Dijsselbloem, a Katainen e a tutti i falchi che hanno triturato i cabbasisi sulle nostre pensioni … sostenibilità, sistema contributivo, reversibilità, età portata a 67anni bla bla bla… ecco adesso pensate che il costo attualizzato dei vitalizi dei 22.000 pensionati ex-burocrati UE (dattilografe, impiegati di concetto, fattorini, hostess, receptionist etc etc) è stimato in 60 miliardi di euro. Per soli 22.000 pensionati, ovvero €2,7 milioni ciascuno. Il dato è confermato dal Financial Times che descrive il sistema retributivo tuttora in vigore. Ancora una volta: contributivo per noi, retributivo pagato da noi per loro … Ecco il vero dividendo dell’euro, e se lo pappano tutto loro …

E sono SESSANTA MILIARDI DI EURO ad oggi, perché il costo ovviamente cresce ogni giorno con i nuovi pensionati. I versamenti previdenziali di questi PARASSITI (sono i termini usati dei piddini a proposito dei pensionati greci) ammontano si e no a un decimo di questa somma, visto che le ritenute sono solo il 9% del salario. Il resto ce lo mettono i cittadini europei, noi.

Come scrive il Telegraph, il baraccone UE ha giovato molto più ai suoi euroburocrati che ai comuni cittadini. Lasciateci scrivere una liberatoria invettiva: PARASSITI SENZA VERGOGNA DI BRUXELLES, TAGLIEREMO LE VOSTRE PENSIONI D’ORO PRIMA O POI!


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