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IL DIABOLICO GENIO DELLE ELITE EUROPEISTE (Di Marco Santero)

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DIABOLICO GENIO.

La grande, geniale e diabolica mossa del “neoliberismo” (leggi rivincita delle elites) e’ stata creare un progetto egemone di rivincita sulle masse, orchestrato cosi’ bene che le masse stesse hanno accolto con tale consenso certe misure da farle apparire tecniche, quindi bypassando qualunque dibattito politico!!!!!

Il progetto neoliberista in Europa ha coinciso con un progetto di integrazione monetaria (primo tentativo SME, fallito, allora si crea una gabbia da cui i paesi deboli non possano fuggire, della serie si mette un leone in gabbia insieme ad un gruppo di tenere gazzelle e poi la natura fa il suo corso!!! E alla fine muore di fame anche il leone) sostanzialmente criminale per 4 ragioni strutturali:

1) totalmente succube culturalmente e economicamente del progetto neoliberista americano/anglosassone.

2) ha ricreato relazioni basate sul dominio/sottomissione fra i vari paesi.

3) progetto che si limita (volutamente e fraudolentemente) alla finanza/economia ed e’ totalmente privi di obiettivi sociali e di equita’.

4) progetto privo di qualunque meccanismo redistributivo serio e di solidarieta’ fra stati e addirittura, in italia, nello stesso stato, cosicche’ si difende una parte sempre piu’ esigua di lavoratori “garantiti”, anche se sempre piu’ impoveriti, una parte dei pensionati (quelli abbienti, con piu’ di 5000 euro mensili, per i quali i diritti acquisiti sono sacri!!) E si scaricano gli oneri sulla maggioranza dei lavoratori ormai precarizzati ad un livello indecente!

de andre

 

Tutti questi meccanismi stanno facendo riemergere e materializzare sempre piu’ i terrificanti fantasmi della storia europea!!

L’errore che la sinistra piu’ illuminata fa nel pensare di poter riformare il disastro dell’eurozona senza eliminare l’euro e’ duplice:

1) si teme il default in caso di uscita perche’ si ritiene che i debiti dovrebbero essere ripagati in euro con lire svalutate, mentre per la lex monetae non e’ cosi, infatti gli usurai internazionali stanno cercando di far ridenominare il debito italiano in diritto estero con gli ERF= european redention fund proprio per incatenarci a questa soluzione

2) si pensa che redistribuendo e ribilanciando le asimmetrie fra stati si risolverebbe la sudditanza dell’area mediterranea al centro “dell’impero teutonico” (d), mentre e’ proprio quello che la d vuole a medio / lungo termine per rendere strutturale la sudditanza stessa creando la meridionalizzazione dell’ intero sud europa.

Grazie al gigantesco vantaggio competitivo e strutturale che ha accumulato grazie ai meccanismi dell’eurozona e dalla sua evoluzione con la crisi attuale!!!

Queste mostruose asimmetrie non generano vere rivolte solo perche’ noi viviamo da decenni nella cultura dell’apparenza, dell’immagine, del presente, dell’attimo fuggente e abbiamo perso, come singoli e ancor piu’ come masse, la prospettiva storica.

Perche’ fino all’ inizio degli anni 80 la situazione per il cittadino italiano, che iniziava a lavorare dopo aver studiato, era molto, molto, molto diversa!!!

In media lavorava solo uno per famiglia eppure vivevano, compravano casa, facevano 2/3 figli, facevano un mese di vacanze, avevano anche un gruzzoletto in banca e avevano un buon tenore di vita (medio).

In sostanza si stava realizzando l’art.1 e 36 della costituzione!!! Il tutto basato sul concetto fordista del lavoro manifatturiero: il lavoratore deve guadagnare abbastanza da mantenere la propria famiglia e comprare i prodotti che produce!!!

Con l’inizio della globalizzazione , la terziarizzazione dell’impiego, l’ingresso massiccio prima delle donne (anche se meno che in altri paesi europei) e poi degli immigrati si e’ massicciamente svalutato il potere di acquisto del lavoro, la perdita di influenza della famiglia tradizionale (smantellamento), il conseguente crollo delle nascite (via via sempre piu’ accentuato) e il conseguente e drastico invecchiamento della popolazione c’e’ stato un impatto devastante sul mondo del lavoro.

Dalla prospettiva di essere assorbiti dal manifatturiero o pubblico si e’ passati, come prospettiva, alla precarieta’ sempre piu’ spinta e alla disoccupazione di lungo periodo.

L’impatto sul welfare che “prima” doveva “solo” garantire le pensioni di vecchiaia e invalidita’, una leggera cassa integrazione per chi perdeva il lavoro, in attesa di trovarne un altro e la protezione delle vedove, ebbene l’impatto e’ stato devastante, rendendolo via via sempre piu’ insostenibile!!

Tutto progettato ad arte per potersi impadronire prima dei gioielli di famiglia (mega privatizzazioni), poi dei servizi essenziali (acqua, rifiuti, pensioni, pian piano sanita’ e scuola, ecc.) e come ciliegina sulla torta si indebitano le banche con i derivati corrompendo gli amministratori, cosi con il bail in dal 2016 si spolpa il risparmio privato (piccoli azionisti e soprattutto obbligazionisti) in particolare dei pensionati che ancora di risparmio ne hanno!!

Attila al confronto era un educanda!! Alla fine di questa depredazione selvaggia basata su vicere’ piddini dell’italia 5 potenza economica mondiale rimarra’ solo una carcassa spolpata e putrefatta come la grecia.

nicholson

 


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