Esteri
Hillary Clinton sta lasciando gli USA verso il Bahrain per sfuggire all’arresto (ed alla pena di morte per alto tradimento)?
La stampa scandalistica USA si sta sbizzarrendo con piece of news incredibili: addirittura sembrerebbe che Hillary Clinton sia prossima all’arresto per alto tradimento e per questo stia imbarcandosi per il Bahrain, paese musulmano con cui NON esiste un trattato di estradizione con gli USA.
In base ai pochi dati disponibili – e tutti da verificare, bisognerà attendere alcuni giorni per verificare la veridicità di tali altrimenti clamorose notizie – è possibile per intanto fare alcune sommarie considerazioni.
La prima: il fatto che escano notizie di questo tipo mentre il ministro della Giustizia Jeff Sessions, un nemico giurato dei Clinton, sta per prendere potere in USA è quanto meno singolare, anche perchè sembrerebbero esserci tonnellate di evidenze lato inquirente (…), almeno stando a quanto emerso in campagna elettorale. Anche perchè si diceva vox populi vox dei . O tanto tuonò che piovve… Insomma, visto che se ne parla così tanto non vorrei che… Ah, a pensar male!
Inoltre appare singolare che si stia vociferando addirittura di un Grand Jury per indagare sulle ipotetiche malefatte clintoniane (tale metodo di indagine presuppone una strutturazione operativa che potrebbe essere smentita facilmente, vedremo che si dirà nei prossimi giorni).
Parimenti, se la notizia dovesse essere vera tutto il castello clintoniano di relazioni ed affari nel mondo verrebbe raso al suolo, inclusi i suoi alleati nei vari paesi terzi (dicesi “sputtanati definitivamente”, ad es. il nostro ex Primo Ministro – fu una volta e poi mai più – Matteo Renzi o il nostro attuale Conte – chissà per quanto – Gentiloni Silveri?)
Tertium, se Hillary Clinton dovesse fuggire in un paese musulmano sarebbe interessante comprendere i motivi per cui non verrebbe accettata una richiesta di consegna dell’imputato, proprio oggi che è stata iniziato il redde rationem trumpiano contro una ingiustificata invasione di migranti che ha tutto il sapore della destabilizzazione per le società coinvolte: guardiamo freddamente alle recenti polemiche contro Trump per aver bloccato per soli tre mesi l’immigrazione da paesi chiaramente coinvolti con l’Isis, mentre simili attuazioni passate di Obama non ebbero nessun effetto mediatico. O il muro tra Messico ed USA esistente da anni come progetto e come infrastruttura, oggi però rinfacciato solo a Trump come un’onta, senza per altro dire che lo stesso Messico ha eretto un muro a sud dei propri confini per evitare l’invasione degli immigrati meridionali (occhio alle date: si parlava di detto muro tra Guatemala e Messico ben prima che Trump entrasse in politica, ben prima; ed oggi si sta attuando una sopraffina opera di disinformazione per nascondere la realta del muro mexico-guatemalteco necessario per mettere alla berlina colui che ha annientato il candidato presidenziale prediletto dalle elites… – ah, la disinformazione, che non viene mai fatta gratis, dietro ci sono sempre interessi che magari paghiamo tutti noi… ).
Ossia, se la notizia della fuga tentata o reale di Hllary Clinton venisse confermata si potrebbe pensare che forse qualcosa di losco magari c’era davvero dietro l’interventismo USA a favore dei migranti, prima creando dove serviva il problema Isis a seguito di vari colpi di Stato (guarda caso spesso finanziati dalle petromonarchie del golfo) e poi intervenendo per portare “correttivi” che non hanno fatto altro che ingenerare ancora più caos. Magari caos telecomandato, appunto dove serviva.
Un piccolo pensiero per il sodale George Soros: se cadesse Hillary sotto pesanti accuse mediatiche quanto durerebbe libero ed indipendente il re degli speculatori nonchè supporter dei migranti di fede iper-clintoniana?
Tempi interessanti ci aspettano.
Jetlag per Mitt Dolcino
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