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GRECIA: ALTRI 6MLD DAL FONDO SALVA STATI?

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Nella Telenovela che l’Europa sta proponendo come spettacolo al Mondo intero su come non è in grado di gestire crisi finanziarie che coinvolgono un Paese membro con un “peso” economico pari a solamente il 2% del PIL totale, ogni giorno si aggiunge una puntata ad effetto sempre più sconcertante.

Infatti lunedì 22 giugno prossimo si riunirà l’ennesimo summit a Bruxelles dei Capi di Stato e di Governo europei dove si tenterà di dare delle soluzioni alla crisi greca in prossimità delle scadenze di fine mese e per capire se ci sono ancora spazi di accordo in extremis fra il fronte dei creditori e il governo di Atene.

Ma la novità che sta emergendo in queste ore è la possibilità che il Fondo Salva Stati ESM di “conceda” ulteriori 6 Mld di euro alla Grecia. Questo per poter dare “ossigeno” alle casse greche le quali, oltre alla scadenza di fine mese, sono chiamate entro l’estate ad onorare impegni per complessivi 7,2 Mld e che francamente, in assenza di accordi, riduzioni, cancellazioni, ristrutturazioni, dilazioni sull’intero monte debiti, difficilmente saranno in grado di pagare.

D’altronde la Troika non ha difficoltà all’intervento dell’ESM, in quanto i fondi di cui dispone il Meccanismo Europeo di Stabilità, sono frutto delle contribuzioni ponderate degli Stati membri, cioè provenienti da risorse pubbliche per mezzo della fiscalità drenata ai cittadini e al sistema delle imprese e/o per mezzo dell’aumento del debito pubblico. Lo stesso principio con cui negli ultimi 5 anni la stessa scaltrissima Troika è riuscita, con una operazione di “travaso” formidabile, nel trasferire il “rischio Grecia” dal sistema finanziario-bancario europeo agli Stati, cioè al settore pubblico.

Quindi pochi scrupoli se per risolvere gli errori madornali compiuti dalla Troika stessa, quest’ultima chiama in causa l’ESM, per mettere sul piatto ulteriori 6 Mld di denaro pubblico da destinare alla Grecia, attribuendo palesemente ormai ai cittadini e al sistema delle imprese dell’eurozona il ruolo di veri e unici prestatori di ultima istanza.

Ma con questi ulteriori 6 Mld si risolverà definitivamente il problema greco? Perché la netta sensazione è che fra 6 mesi un anno, il paese ellenico sarà esattamente nell’impasse di oggi e questa storia dei salvataggi a “puntate” la stiamo assistendo inutilmente da più di 5 anni con risultati tragici.

Non sarebbe stato meglio invece aver permesso alla Grecia di poter uscire dall’euro già qualche anno fa senza sottoporla a un commissariamento forzoso che ha prodotto solamente la sua lenta e inesorabile agonia? Oggi avremmo potuto già vederla risorta invece che ancora umiliata e in ginocchio e non gettati al vento immense risorse pubbliche, che ricordo sono servite non a salvare Atene e i cittadini greci, ma i conti economici delle banche e finanziarie private!

Antonio M. Rinaldi


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