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Gli USA si “dimenticano” il sistema missilistico Thyphoon nelle Filippine. La Cina protesta

Gli USA non hanno ritirato il sistema di lancio missilisticoThyphoon, in grado di lanciare sia missili cruise sia missili antaerei avanzati, dalle Filippine al termine di un’esercitazione. Pechino non gradisce

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Secondo gli analisti, i piani di Washington di mantenere il sistema missilistico Typhon nelle Filippine e di intensificare l’impegno di difesa con altri alleati dell’Asia-Pacifico rappresentano un rischio maggiore per la sicurezza della Cina, che ha chiaramente espresso la propria insoddisfazione.

Il sistema missilistico a medio raggio è rimasto nelle Filippine da quando è stato introdotto durante un’esercitazione congiunta con le forze americane ad aprile, quando le tensioni sono aumentate nel Mar Cinese Meridionale tra i pretendenti rivali di Pechino e Manila – un alleato del trattato degli Stati Uniti.

Washington non ha intenzione di r itirare immediatamente il sistema, nonostante le richieste di Pechino, ha riferito Reuters la scorsa settimana, aggiungendo che gli Stati Uniti stavano testando la fattibilità dell’uso del sistema in un conflitto regionale.

Manila ha detto a luglio che il sistema potrebbe essere ritirato già a settembre, ma un alto funzionario della sicurezza filippina ha detto venerdì che non c’è una tempistica immediata per questo, quindi il sistema missilistico resta a protezione di un alleato cruciale.

Una provocazione per la Cina, un atto d’amicizia per Manila

Il sistema Typhon, che si trova nell’isola filippina settentrionale di Luzon, può essere equipaggiato con missili da crociera per colpire obiettivi nel Mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Taiwan. È la prima volta che un sistema missilistico a medio raggio viene posizionato nell’Asia-Pacifico, da quando un trattato USA-Sovietico del 1987 ha proibito tali dispiegamenti.

Pechino ha ripetutamente chiesto la rimozione del sistema. Il Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato giovedì che il dispiegamento avrebbe minacciato gravemente la sicurezza regionale, esortando gli Stati Uniti a rispettare il loro impegno e a cessare le azioni che provocano un confronto militare.

Sistema di lancio missilistico Thyphoon

Sabato, separatamente, gli Stati Uniti – insieme a Giappone, India e Australia – si sono impegnati ad ampliare le operazioni di sicurezza congiunte nell’Oceano Indiano e ad aumentare la cooperazione tra guardie costiere “per sostenere un Indo-Pacifico libero e aperto”. La dichiarazione congiunta è arrivata mentre i leader del Dialogo Quadrilaterale sulla Sicurezza, o Quad, si sono incontrati nello Stato americano del Delaware per il loro quarto summit di persona.

La dichiarazione del Quad sabato ha sollevato preoccupazioni sulla situazione nel Mar Cinese Meridionale e ha promesso una maggiore cooperazione tra guardacoste per lanciare la prima “Missione di osservazione navale Quad-at-Sea” l’anno prossimo, con l’obiettivo di “migliorare l’interoperabilità e far progredire la sicurezza marittima”.

“Gli Stati Uniti si sono anche impegnati nel minilateralismo per rafforzare l’isolamento e il contenimento della Cina. La Cina sta affrontando una situazione di sicurezza più tesa nella regione”, ha ammonito Zhu, un professore di diritto internazionale dell’Università di Nanchino che esprime la posizione del governo.

Shi Yinhong, professore di relazioni internazionali presso l’Università Renmin di Pechino, ha anche detto che la Cina potrebbe affrontare una seria minaccia con il sistema Typhon, dato che i suoi sistemi di difesa missilistica devono ancora essere migliorati.

Ha confermato  che la situazione sembra essere più preoccupante per la Cina, considerando il rapido dispiegamento militare degli Stati Uniti nel territorio di Guam, nel Pacifico occidentale, e i piani del Giappone di dispiegare sistemi d’arma statunitensi terrestri a medio e lungo raggio.

Shi ha detto che sia la Cina che gli Stati Uniti vogliono chiaramente evitare qualsiasi conflitto militare, ma le speranze di Pechino che i sistemi missilistici [Typhon] vengano presto ritirati dalle Filippine sono “irrealistiche”. Questo farà si che il tema delle batterie di missili nelle Filippine verrà sollevato nei prossimi dialoghi strategici fra Cina e USA.

Sicuramente Pechino non accetterà di buon grado il fatto che gli SA abbiano in sistema missilistico avanzato in un paese confinante, e di questo tema sentiremo parlare in futuro.


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