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Gli italiani amano acquistare online: il boom degli e-commerce negli ultimi anni

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Complici le restrizioni imposte dal periodo della pandemia, oggi l’Italia è nella top-five tra i paesi europei per acquisti online, dietro a Regno Unito, Germania e Spagna. Il report “Ecommerceat Hand” di BigCommerce, Stripe e Ipsos evidenzia senza rischi di equivoci che il 13% dei consumatori italianiacquista onlineogni giorno, mentre la platea degli aficionados dell’e-commerce, che quindi sono ben disposti a fare compere online, si attesta sul 69% degli intervistati.

Direttamente proporzionale alla crescita degli acquisti online abbiamo la crescita dell’utilizzo di codici sconto e coupon per risparmiare in rete. Secondo uno studio di codici-coupon.it, nell’ultimo anno gli italiani hanno scelto di utilizzare i coupon per risparmiare soprattutto su moda e viaggi.

E se è il settore moda a trainare gli acquisti online in Europa, non è così in Italia, dove il settore abbigliamento è saldamente al secondo posto, con il 41% delle preferenze d’acquisto. Nel nostro Paese, il primato va agli articoli di salute e bellezza il primato (43%). Seguono, a ruota, libri e media (34%), tecnologia e articoli di elettronica (31%), alimentari (26%) e tutto quello che ruota intorno alla cura degli animali domestici (25%).

E-commerce, un mercato da 7% di Pil

Del resto, quello dell’e-commerce è un mercato che, solo nel nostro Paese, pesa circa il 7% del PIL, con un valore condiviso di oltre 133,6 miliardi di euro (dati relativi al 2022), in crescita del 13,9% in un solo anno.

Considerando anche gli effetti sull’indotto, il mercato italiano dello shopping online assorbe 1,6 milioni di lavoratori, erogando circa 35 miliardi di salari lordi e garantendo alle finanze pubbliche introiti diretti e indiretti provenienti dall’intera filiera per quasi 50 miliardi di euro, pari a poco meno del 10% delle entrate fiscali relative all’anno 2022.

Questi strabilianti numeri sono il risultato di uno studio condotto da Netcomm – Consorzio del Commercio Digitale, in collaborazione con Althesys, società di ricerca indipentente e presentato a fine maggio scorso nel corso del convegno “Elezioni europee e commercio digitale – Scenari futuri e prospettive per la competitività dell’Italia e dell’Europa”.

Codice coupon e buono sconto, simili ma non uguali

Come detto, il commercio digitale è legato a stretto giro con i metodi per risparmiare sui propri acquisti, principalmente con codicicoupon e buoni sconto.

Questi due termini sono, spesso, usati in modo intercambiabile, ma tecnicamente i codici coupon possono offrire vari tipi di promozioni, come sconti percentuali, spedizione gratuita o omaggi, mentre un buono sconto (o codice sconto) si riferisce specificamente a una riduzione del prezzo totale di un acquisto.

Quale che sia il sistema di risparmio, gli italiani sono dei veri e propri “cacciatori” di promozioni, con una particolare predilezioneper gli sconti in percentuale sugli acquisti, anche se la maggior parte di queste promo, prevede una soglia minima di spesa.

Healt& Beauty, Moda e Hi-tech: i codici coupon in Italia

Quella dell’utilizzo dei coupon o dei codicisconto è, comunque, una pratica particolarmente adottata da utilizzatori di età compresa tra i 25 ed i 34 anni e residenti nelle grandi città – Milano e Roma in testa – e, con un 30% degli utilizzi, sono destinati agli acquisti di moda e abbigliamento.

Audio, video e Hi-tech costituiscono la seconda categoria con la quale gli italiani preferiscono utilizzare coupon, buoni e codici- sconto: la velocità dell’obsolescenza che colpisce le apparecchiature tecnologiche inducono a una continua sostituzione con “l’ultimo modello” e approfittare delle promozioni aiuta a contenere i costi.

Il settore “viaggi e vacanze” è terzo, assorbendoquasi il 15% del volume complessivo dei coupon o dei codici – sconto, usati per prenotazioni di trasferimenti (voli, biglietti del treno, noleggio auto…), hotel e tutto quello che ruota intorno alla travel experience.

L’uso dei codici coupon contro l’abbandono del carrello

Il fenomeno che, per il momento, gli addetti ai lavori stanno cercando di tenere sotto controllo è quello che riguarda l’abbandono del carrello, ovvero la vendita non conclusa per pratiche di check-out troppo farraginose o complesse, scarsa fiducia nella sicurezza dei pagamenti, costi non meglio specificati dal sito o dalla piattaforma, indecisione del cliente ecc. L’uso dei coupon e dei codici-sconto, invece, invita a concludere la transazione più facilmente e più frequentemente.

Per far aumentare ulteriormente il numero dei convertiti allo shopping online è, quindi, il caso di concentrarsi sullegaranzie di sicurezza da offrire ai consumatori in relazione ai loro dati personali, allatrasparenza del loro uso e allaprotezione nel corso delle transazioni.

I clienti della rete, però, chiedono anche altro, oltre alla sicurezza che è e rimane, comunque, il fattore dirimente.In seconda istanza, desiderano avere informazioni e consigli completie autentici sui prodotti, soprattutto in termini di etica, sostenibilità e qualità.

Per la variabile prezzo – decisamente importante – si preferisce non rinunciare a nulla per quanto riguarda questi aspetti ed ecco perché l’uso dei buoni sconto o dei codici-coupon cresce di pari passo al mercato dell’e-commerce, permettendo all’utente di non dover scegliere solo ed esclusivamente in base al prezzo.

 


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