Seguici su

Europa

EUROPA A DUE VELOCITA’. UNA PERICOLOSA TRAPPOLA PER L’ITALIA

Pubblicato

il

 

Lo scorso vertice di Malta ha visto un tentativo della Cancelliera Merkel di riconquistare il centro della scena politica con l’idea dell’Europa a “due velocità”, salutata come se si trattasse della Rivoluzione Francese.

In realtà è un’idea vecchiotta che riemerge periodicamente quando qualche crisi fa sentire con maggior volume gli scricchiolii del costrutto europeo.

Le parole del cancelliere tedesco sono state piuttosto fumose, da buon politico. Si è parlato di diverse velocità e di diversi gradi di integrazione. Naturalmente in Italia i politici più… lucidi ed indipendenti hanno subito provveduto ad intesserne le lodi. 

Ecco un Gozi dalla lingua a tappetino.

http://www.dailymotion.com/video/x5amslj_sandro-gozi-eu-2-velocita-l-irreversibile-che-diventa-reversibile-04-02-2017_news

se domani la Merkel sentisse la necessità di un’Europa a 32 velocità, siamo sicuri che il nostro sarebbe tra i suoi più vividi sostenitori. 

Potrei parlare anche di Prodi… ma perchè farlo ?

Il processo di differenziazione europea dovrebbe essere condotto a Roma il prossimo 25 marzo. Vedremo se arriveranno in tempo.

Inoltre tutti hanno interpretato l’affermazione di “Un’Europa a due velocità” come “Un’Europa con due monete” che è una cosa ben diversa. Attualmente nell’Unione europea di monete ce ne sono ben più di due. Inoltre la Merkel si è ben guardata di parlare di Unione Monetaria a due velocità.

In realtà tutta questa storia appare sempre più come l’ennesimo pacco regalo , o meglio pacco (per noi) e regalo (per i paesi attualmente fuori dalla UME), oltre che ad essere l’abbandono del progetto dei padri fondatori. Perchè pacco regalo ?

Come sottolineato dai deputati europei Valli e Zanni in tempi non sospetti, e ricordato ancora oggi, questa mossa non è altro che un modo elegante per togliersi dai piedi i paesi dell’est Europa attualmente più “Populisti” e contrari ad una serie di misure decise dalla Germania, fra cui l’invasione degli immigrati.

Praticamente si dà a questi paesi una scelta: integrarsi maggiormente nell’Unione , seguendone le direttive, ma ottenendo in cambio i fondi strutturali, oppure un’uscita “Dolce” . tutti gli altri stati, Italia compresa, dovrebbero rientrare nel nocciolo “Duro”, all’interno del quale si assisterebbe ad una maggiore integrazione finanziaria e militare.

Per integrazione finanziaria si intende, per noi, una perenne politica di austerità che, nell’idea dell’Europa nordica, di rientrare dal debito. Un’applicazione brutale di quanto già scritto nel Six e nel Two Pack, con la creazione di surplus primari che, nella mente degli euroburocrati, dovrebbero condurci ad un cammino di “Risanamento” e , in quella dei nordici, su un cammino di permanente sottomissione economica.  A questa integrazione forzata dell’economia, con applicazione di trojka e simili ed il sacrificio finale dello stato sociale , sarà accompagnato anche da un’integrazione militare. A dirlo non sono strani gruppi di potere, ma direttamente Mario Draghi , il due febbraio, a Lubiana 

“There are those who would like to see such events as part of distinct histories, one of the economic integration of Europe, one of its monetary union, and one of its military and political alliance. But those histories are not distinct.

“Ci sono coloro che vedono questi eventi come parti di storie distinte, una di integrazione economia europea, una di unione monetaria, ed una di alleanza politica e militare. Ma queste storie non sono distinte”.  (Discorso completo qui). 

Quindi il cammino è chiaro: l’Europa a due velocità sarà sollo una scelta politica con la quale si lasceranno “Liberi” i paesi del patto di Visegrad , Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, con l’aumento probabile di Romania , Bulgaria, Danimarca e Svezia,mentre tutti gli altri verranno strettissimamente incatenati al carro germanico tramite il duplice legame del vincolo economico e del vincolo politico militare.

Per noi un autentico disastro, visto il disinteresse tedesco per il quadrante mediterraneo, le nostre necessità economiche e soprattutto di rinnovamento politico radicale, e la nostra necessità di rimanere diplomaticamente in ottimi rapporti sia con gli USA, nostri clienti, sia con la Russia, nostra fornitrice. 

Purtroppo questa è la strada che quasi sicuramente seguiremo. Ricordiamo che al,la guida, per ora, ci sono i resti del PD con Gentiloni. Vedrete quale corsa per essere , in catene , attaccati al carro del vincitore tedesco, e vedrete come ve la faranno passare per una grande vittoria. Vi presenteranno le catene come fossero dei gioielli.

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito