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Con la moneta da 5 euro la Bundesbank risuscita il marco. (di Marcello Bussi)

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Non è solo questione di collezionismo. Quella che un roboante comunicato del ministero delle Finanze ha definito «la prima moneta da 5 euro in stile tedesco», che da ieri si può comprare con il classico biglietto da 5 euro firmato Mario Draghi in ogni filiale della Bundesbank o con un sovrapprezzo in tutte le banche commerciali (qualcuno è già arrivato a pagarla 15 euro), avrà corso legale all’interno del territorio della Germania.

Insomma, a Berlino e a Monaco di Baviera si potrà pagare un boccale di birra con il nuovo conio. Stiano attenti i turisti italiani nel caso in cui la ricevessero come resto: in Italia e in tutto il resto del mondo non la accetterà nessuno; bisognerà quindi spenderla prima di oltrepassare la frontiera per tornare a casa. Va bene che l’Austria sta picconando Schengen con la minaccia di innalzare un muro anti migranti al Brennero, ma non è da sottovalutare la portata simbolica del conio della Bundesbank.

Sul portone di qualche birreria particolarmente patriottica, per esempio, potrebbe comparire il cartello con la scritta «Si accettano solo i 5 euro tedeschi». E chissà che lo stesso non succeda nei paesi di confine, magari austriaci. A Vienna la moneta non avrà valore legale, ma a Innsbruck potrebbe anche essere accettata, visto che la Germania è a due passi e un paio di volte al mese chiunque abiti in quella città va a fare un salto dai cugini tedeschi. Ma se circola a Innsbruck, è probabile che in breve tempo venga scambiata anche a Bolzano.

È possibile, forse probabile, che nei Paesi di lingua tedesca il conio della Bundesbank soppianti il biglietto della Bce, che verrebbe considerato di serie B. Una volta arrivato a Bolzano, poi, figuriamoci se qualche italiano non comincerebbe a preferire il 5 euro del presidente della Bundesbank Jens Weidmann a quello di Draghi con conseguente effetto valanga. Una mossa apparentemente innocente rischia quindi di avere conseguenze incontrollabili. Non sarebbe la prima volta nella storia.

Da notare che il 5 euro tedesco si chiama «Pianeta Terra», sul fronte è rappresentata la classica aquila tedesca all’interno di un anello centrale di polimeri blu scintillante e trasparente. Sul retro c’è invece la Terra circondata dagli altri pianeti. Ogni riferimento all’Europa è puramente inesistente.

Marcello Bussi, MF 15.4.16


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