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Claudio Borghi: “Sul Monte dei Paschi, inaccettabile collegamento con esito referendum”

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Lo afferma Claudio Borghi Aquilini, responsabile economico della Lega Nord e Portavoce dell’opposizione in Regione Toscana. “Dopo che Renzi ci ha raccontato con la faccia tosta che lo contraddistingue che con lui la politica sarebbe uscita dalle banche adesso scopriamo che il 4 dicembre invece che per la Costituzione si voterà per il Monte dei Paschi? E quale sarebbe il legame fra il numero dei senatori e la banca di Siena?

La verità è che l’unico legame è Renzi stesso che, in caso di vittoria del “si” avrà le mani libere per regalare la banca ai suoi amici di JP Morgan con i soldi dei risparmiatori. È assurdo infatti che si dipinga come un “salvataggio” quella che sarà una strage per gli obbligazionisti del Monte dei Paschi a cui verranno assegnate obtorto collo azioni senza valore in cambio del loro credito verso la banca. Sono capaci tutti di “salvare” una banca con i soldi degli unici incolpevoli per questo disastro, e legare il loro destino al referendum è solo la vigliaccata finale.

Draghi ha già stampato 1100 miliardi per comperare titoli di stato con il “quantitative easing”: dato che l’ok alla sciagurata fusione fra il Monte Paschi e l’Antonveneta lo diede lui, é pregato di stamparne qualche miliardo in più rilevando al prezzo di carico le obbligazioni detenute dai risparmiatori togliendo così dalle mani di Renzi e dei suoi amichetti uno squallido gioco sulla pelle dei cittadini.”


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