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Euro crisis

CHIUSURE, EMIGRAZIONE E SUICIDI PARTE SECONDA: L’ITALIA (come riequilibrare popolazione e attività economiche con la poca moneta rimasta nella nazione in un’economia che non prevede la stampa di banconote in caso di necessità)

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BANDIERA-ITALIANA

 

Riprendiamo il discorso interrotto con il Portogallo per fare un parallelo con l’Italia. Come vedrete le nostre condizioni sono indubbiamente migliori ma io, fossi in voi, non sarei in alcun modo tranquillo. I nostri confini hanno visto uscire moneta nel corso degli anni dall’introduzione dell’Euro e le conseguenze ora, come capirete al termine del pezzo, sono inevitabilmente le medesime: sangue e sudore, sudore e sangue! In pratica, prima della metà del post, come per tutti i film thriller che si rispettino, vedrete comparire la mano con la pistola! Ovviamente il fatto, cioè l’omicidio, ed il killer, faranno la loro comparsa solo nel secondo tempo. Nell’intervallo dotatevi di popcorn e godeteveli, potrebbero essere gli ultimi!

Nel novembre 2011 l’Italia ha visto passare il potere dalle mani di Tremonti a quelli di Monti. Nel cambio, oltre a perdere un 3, si è persa anche la nostra economia:

italy-gdp-growth-annual

questo è il PIL, notate che profondo rosso;

italy-unemployment-rate

–         e questo è il tasso di disoccupazione con relativo trend (linea nera).

 

Da dicembre 2010 in poi, le difficoltà del governo Berlusconi pare stessero spingendo il Presidente della Repubblica a pensare ad un’alternativa; pare inoltre che questa alternativa fosse Mario Monti (a sentire quello che racconta D’Alema). Da Luglio 2011 in poi, pare che Napolitano abbia contattato Mario Monti chiedendogli la disponibilità in caso di un precipitare degli eventi a crisi finanziaria in corso (a sentire quello che racconta Monti stesso).

A forza di sentire a destra e a manca, a Novembre 2011 prendo corpo il disegno da cui derivano i problemi attuali della gente comune.

Notare quanto profondo rosso vi era nei conti dello stato (colonnine colore rosso = uscite statali superiori alle entrate):

italy-government-budget

Era necessario far leva su questo fatto e far passare il concetto del “fare i compiti a casa” onde evitare che le prossime generazioni si ritrovino, in un futuro non troppo lontano un debito, più elevato di quel 110-120 a cui eravamo abituati da due decenni.

Così arriva Monti il quale applica il Fiscal Retrenchment dell’IMF: alza le tasse e taglia le spese. Dal 4,5 di deficit si pianifica un 1,6% da raggiungere per il tramite di corpose manovre. Peccato che queste, poi, abbiano avuto una retroazione sui conti che li ha riportati al 3.7%. A questo punto si effettuano altre manovre ma invece di raggiungere l’obiettivo, scendere sotto il 3%, si raggiunge (PARE) il 3%. Ancora dobbiamo scendere allo 0,5%! Pensate un pò cosa ci attende in termini di manovre!

Peccato però che anche questo 3% in realtà sia una chimera. Quanto da noi preannunciato sin da gennaio 2013, trova conferma in due fatti:

1)    aumento degli anticipi sulle tasse 2014 a dicembre 2013;

2)    spostamento di parte delle uscite già pianificate per il 2013 a partire da gennaio 2014.

Si può ragionevolmente sostenere che il vero grafico avrebbe dovuto essere questo:

deficit corretto

Per tentare di porre il freno al buco, la maggioranza di centro-destra-sinistra ha dunque approvato discreti tagli nel pieno rispetto dell’ottica dell’Equivalenza Ricardiana!

Occhio, stavolta ho detto centro-destra-sinistra! A dire il vero l’Equivalenza Ricardiana sarebbe politica economica conservatrice e, quindi, di centro-destra (mira alla neutralità dello stato – pareggio di bilancio – e alla disinflazione) ma in Italia il PUDE è di tutti tranne di chi è OLTRE.

Anche da noi la disinflazione è arrivata in pieno:

italy-inflation-cpi

Questi aggiustamenti fiscali, ovunque fanno contrarre il PIL ed esplodere la disoccupazione.

Anche per l’Italia assisteremo a questo, non ci credete? E’ sufficiente attendere che la cassa integrazione termini le risorse disponibili.

Per quanto concerne la contrazione del PIL, anche qua in Italia la sottrazione di moneta dall’economia tramite i tagli pubblici costringerà alla chiusura negozi, bar, ristoranti, edicole e ogni altra attività diretta al mercato interno come già sta accadendo:

FALLIMENTI 2013

Fonte: www.corriere.it

Ovviamente queste chiusure hanno pesanti effetti collaterali per la gente:

Su www.notiziario360.it vi è il pezzo “Crisi economica +30% di suicidi in 4 anni”

SUICIDI E CONSUMO PSICOFARMACI

Sottraendo moneta all’economia, si sottrae l’aria al motore a scoppio. In esso dovrebbe bruciare la benzina (relazione comburente – carburante) ma ciò non può avvenire se manca l’aria. Questo è il dramma delle economie impostate sull’Equivalenza Ricardiana: dare e preservare il valore alla moneta diventa il fine ultimo degli attori economici. Ciò finisce inevitabilmente per andare contro l’interesse dello Stato inteso quale collettività, il cui massimo obiettivo è che tutti gli operatori disponibili possano operare efficacemente!

La già alta disoccupazione spingerà all’emigrazione i tanti pesi morti (sino ad oggi mantenuti con spesa pubblica) che, volendosi giustamente bene, non hanno la benché minima intenzione di suicidarsi per far contenti quelli del PUDE:

emigrazione italiana

Quelli che sopravviveranno all’istinto suicida e che resteranno comunque in Italia, subiranno le riforme strutturali (riduzioni degli stipendi), ultimo atto per contrarre ancora di più le importazioni (portandole abbondantemente sotto le esportazioni) e MIGLIORARE la “Balance of Trade”

italy-balance-of-trade

da dove si genera la fuoriuscita della moneta dal confine (quella diminuzione dell’aria di cui si diceva in precedenza).

Come vedete, con la svalutazione del 1992 la Bilancia Commerciale da negativa divenne positiva per poi perdere il colore bluastro con l’ingresso nell’euro dato che non effettuammo:

–         la diminuzione degli stipendi per il differenziale accumulato verso la germania causa diversa inflazione e

–         la distruzione dei guadagni dei servizi (commercialisti, avvocati, notai, assicuratori, bancari, consulenti paghe, agenzie immobiliari) che lavorano per il mercato interno e non sono dediti all’export.

La Bilancia Commerciale è oramai positiva

SALDO BILANCIA COMMERCIALE 2013

Fonte: ISTAT

quindi il buco da cui fuoriesce moneta sonante è chiuso, solo che quella che se ne è oramai andata all’estero per mezzo della Bilancia Commerciale, circa 250 miliardi di euro, qualora dovesse essere recuperata al ritmo del dato 2013 (3 miliardi e mezzo circa)

richiederebbe 73,5 anni!!!

 

250(LIQUIDITA’ FUORIUSCITA)  / 3,4 (SURPLUS COMMERCIALE)  = 73,5 (ANNI NECESSARI)

Per questo motivo, la sete di fallimenti, suicidi ed emigrazioni del mostro Eurozona non può placarsi neanche in Italia. Prima sarà necessario aver completato le riforme necessarie per accelerare la velocità di recupero del denaro andato all’estero per anni di Bilancia Commerciale negativa!

 TARGET 2 AGOSTO 2013

Fonte: http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/10/debito-estero-italiano-e-saldi-target2.html

Ecco, fintanto che questi dati non saranno riequilibrati il processo di riforme strutturali “lacrime e sangue” in Eurozona non avrà termine!.

L’azione risanatrice porta all’adeguamento:

–         della popolazione residente (solo quella attiva e regolarmente assunta);

–         delle attività commerciali e degli altri servizi (solo quelle ritenute altamente produttive ed utili al sistema);

al volume di lavoro e popolazione che consente non solo di fermare l’emorragia di moneta, cosa già avvenuta, ma di invertire il flusso!

LA PISTOLA:

Perché questo accada, l’Italia dovrà ancora:

–         far chiudere quante più aziende ed attività commerciali possibili, che lavorano per il mercato interno, al fine di smantellare sindacati e contratti collettivi nazionali;

 negoziante-contro-monti-berlusconi-e-bersani

–         far emigrare, o in alternativa suicidare, quanta più gente possibile al fine di ridurre i rimanenti alla quantità che la moneta residua rimasta nella nazione (perché di più non se ne può immettere nel sistema stampandola, l’equivalenza ricardiana non lo consente) consentirà loro di operare senza problemi.

 IMPRENDITORI SUICIDI2

Ecco quindi che, come per il Portogallo, anche per l’Italia si prospetta un futuro nero fatto di tagli alla spesa pubblica, prelievi forzosi, tagli di stipendi, emigrazioni di massa, suicidi per motivi economici, incremento nel consumo di psicofarmaci, manifestazioni di protesta represse nel sangue, abbandono di minori e sfaldamento di nuclei familiari. Una catastrofe in pratica!

LA SCENA DEL CRIMINE VIENE RIPULITA PER BENE:

Attenzione, clamoroso quel che sta accadendo

https://scenarieconomici.it/la-crisi-uccide-sempre-piu-suicidi-per-cause-economiche-vediamo-i-numeri-e-intanto-dal-2011-listat-ha-cancellato-la-rilevazione/

 

IL KILLER::

Proprio ieri, su www.ilfoglio.it è stato pubblicato un articolo dal titolo:

“Eccesso di debito. Italia declassata a paese con squilibri macroeconomici eccessivi”

In cui si riporta la bocciatura della UE ai conti Italiani, per i quali suggerisce quanto segue:

ITALIA BOCCIATA

Come si ottengono i surplus prima molto ampi? Ovviamente ricorrendo a manovre correttive cui faranno seguito inevitabili risultati negativi che richiederanno nuovi tagli e nuove tasse. Il tutto in un continuo fare (e disfare) che piano piano ci condurrà al ritorno all’età della pietra.

Tutto ciò avrà termine quando tra fallimenti, chiusure, emigrazione e suicidi, la popolazione rimasta, le attività economiche più produttive e la moneta residua circolante nel paese non saranno nuovamente in equilibrio.

“Il secchio gli disse – Signore il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.

Lui disse – Mi basta mi basta che sia più profondo di me.”

(Fabrizio De Andrè – Andrea s’è perso) 

 non suicidatevi...ribellatevi

Maurizio Gustinicchi

Economia5Stelle

 

 

 

 


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