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Bollore vuole razziare l’Italia: vuole Generali con lo sfregio! Il governo deve dire no!

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Abbiamo capito tutto ora, la filofrancese La Stampa di Torino ha finalmente svelato l’arcano: il trucco che starebbe dietro all’affaire Vivendi-Mediaset, lo sgarbo fatto a Berlusconi da Bollorè con l’acquisto della TV via cavo, è mirato ad ottenere qualcosa (estorcere?) dal Belpaese prima del cambio di paradigma del prossimo novembre con il cambio di presidenza USA.

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Il trucco è semplice: Vivendi fa uno scherzo malsano a Berlusconi con la pay TV e per ritornare sui suoi passi e mantenere gli impegni di acquisto vuole l’appoggio del Cavaliere per far comprare Generali ad Axa ora che c’è un francese al comando del Leone di Trieste.

Il governo italiano deve dire no, senza se e senza ma. Prima di tutto saranno i giudici a decidere dello sfregio legale fatto a Mediaset, della serie i francesi pagheranno carissimo lo sgarbo a termini di legge, anche 2 miliardi di euro più le conseguenze penali (basterà sterilizzare gli interventi sulle procure – soprattutto su quella di Milano – dei commercialisti milanesi che fecero da broker per i francesi anche nella vendita di BNL, …, ndr).
Poi, va ricordato che Generali è centrale per l’Italia e per gli interessi del paese attuali e futuri, soprattutto post fine dell’EU e soprattutto ora che non si può più escludere la fine della moneta unica. Il mantra è semplice: Dobbiamo pensare al futuro e per fare questo dobbiamo tenere stretto il valore nazionale residuo!
Ossia, sapevamo da tempo che i francesi (ed i tedeschi) avrebbero fatto di tutto per impossessarsi delle aziende sistemiche italiane prima del cambio di presidenza USA e prima della fine dell’EU austera a vantaggio franco-tedesco…

Ricordiamo che Parigi è anche il soggetto che ha attentato agli interessi italiani in Libya durante la morte di Gheddafi, lo stesso che rideva di Berlusconi assieme al rappresentante tedesco nel 2011, il medesimo che sta dietro agli scandali del ministro Guidi e del petrolio della Basilicata, lo stesso che ha estorto a Renzi la cessione di ricco mare entro i nostri confini in un momento di fobie a dell’Italia in sede comunitaria.
Ossia, i francesi – di concerto con Berlino nell’ambito del progetto euro austero – stanno attaccando i nostri interessi nazionali e noi dobbiamo difenderci.
Il governo non deve cedere, anei bisogna contrattaccare ricordando il trattamento riservato ad Enel quando cercò di comprarsi Electrabel and co. dieci anni fa, venne bellamente rimbalzata da Parigi.

Dobbiamo usare l’arma della reciprocità…

Vi ripropongo l’articolo che pubblicai nel febbraio scorso al riguardo.

MD


A seguito della crisi finanziaria in corso la prossima preda italiana rischia di essere Generali: attenzione ai francesi che tramano per acquisirla da decenni…


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