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7,3 milioni di Minijob in Germania

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 In Germania  il tasso di disoccupazione al 5,4% (contro il 10,9% della media europea e l’11,5% dell’Italia) ed i disoccupati sono scesi sotto i 3 milioni. Ma nel boom dell’occupazione c’è un nuovo fenomeno che sembra “dopare” le statistiche, quello dei minijob.

Il geringfügige Beschäftigung e’ l’occupazione marginale che ha consentito alla Germania di contenere le percentuali della disoccupazione, in particolar modo di quella giovanile. Il minijob prevede una remunerazione massima di 450 euro al mese (dopo il 1° gennaio 2013) ed è la faccia meno nota del boom occupazionale tedesco.

minijob

Questo tipo di contratto non prevede il pagamento di tasse e può essere integrato dagli aiuti sociali, dall’altra genera fra i lavoratori un diffuso malcontento poiché difficilmente questi contratti vengono normalizzati. Il numero di lavoratori assunti con questo tipo di contratto è di 7,3 milioni, vale a dire quasi due volte e mezza il numero dei disoccupati tedeschi.

Un lavoratore su cinque in Germania è scarsamente retribuito. Per 5 dei 7,3 milioni di occupati il minijob rappresenta l’unica forma di occupazione, per i restanti 2,3 milioni il mini-lavoro viene combinato con un’altra occupazione part-time che permette di arrotondare lo stipendio.

Introdotti nel 2003 con lo scopo di rivitalizzare l’occupazione e di fungere da trampolino, i minijob sono diventati, nel giro di un decennio, un vero e proprio cuscinetto sociale fra occupati e disoccupati, e la loro introduzione ha consentito a tenere a freno il costo del Lavoro in Germania, consentendo il boom della bilancia dei Pagamenti.  

Negozi, grandi magazzini, hotel e ristoranti, tutti i settori dove occorrono implementazioni temporanee del personale, sono gli ambiti in cui i minijob si sono sviluppati in maniera più evidente, tanto che nel periodo 2000-2008 il numero di questi contratti è addirittura quintuplicato.

I ricercatori dell’Università di Duisburg-Essen hanno condotto uno studio su questi lavoratori evidenziando come costoro lavorino più ore percependo uno stipendio inferiore, senza poter usufruire di ferie e malattie retribuite. Le categorie maggiormente soggette a questo tipo di contratti sono i giovani under 25, gli stranieri e le persone prive di formazione professionale. Al contrario, per alcune categorie professionali il minijob rappresenta un’ottima opportunità: per gli studenti, per esempio, l’attività ridotta si può facilmente conciliare con lo studio. Ma il minijob può diventare una forma di integrazione del reddito anche per chi un lavoro ce l’ha già, magari dal lunedì al venerdì, e vuole integrare con un’attività supplementare da svolgere nel week end.

 

By GPG Imperatrice

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